Il Tabellino

ORVIETANA – SPOLETO 2 – 2

ORVIETANA: Sganappa, Annibaldi, Mosconi, Bricchetti, Dida (62’ Cotigni), Lispi, Bernardini, Colace (87’ Liurni), Polidori (66’ Locchi), Missaglia (80’ Frellicca), Perquoti (77’ Caciolla). All. Fiorucci

SPOLETO: Zandrini, Calzola, Sensi, Papini, Boninsegni, Bianchi, Peppoloni (48’ Gbale), Donnola (50’ Pigazzini), Luparini, Calabretta, Ubaldi. All. Lo Vaglio (Cavalli sq.)

Arbitro: Frizza di Perugia (Spena – D’Andola)

Marcatori: 17’ Perquoti (O), 78’ Locchi rig. (O), 85’ Luperini rig. (S), 95’ Calabretta rig. (S).

Partita dal finale incredibile, decisa dal sig. Frizza di Perugia, protagonista indiscusso del pomeriggio orvietano. L’arbitro perugino assegna ben tre rigori, due dei quali allo Spoleto negli ultimi undici minuti, grazie ai quali la formazione di Damaschi e Arcipreti evita una sconfitta con danni irreparabili. Il primo penalty è per l’Orvietana, già avanti di una rete, se lo procura Missaglia, falciato, ineludibilmente, da Boninsegni. Siamo al minuto 78 e, fino a quel momento, c’era stata tanta Orvietana e poco Spoleto, specie nei primi 45’, dominati dagli uomini di Fiorucci. In campo si parlava meno l’orvietano, con Frellicca in panchina e Annibaldi schierato al suo posto, dove esordiva Bricchetti. Sganappa, il sempre più efficace Mosconi e Perquoti a comporre la pattuglia indigena nell’undici iniziale, con il predatore dell’area piccola subito in bella luce, dopo 17’. Missaglia crossava dalla destra, Polidori, dopo una manovra di conversione al centro, cercava il gol, ma il tiro era ribattuto. Ecco Mirco che sbuca e buca la rete avversaria. Il tiro dagli undici metri del raddoppio era affidato a Locchi e il tifernate non sbagliava. A quell’ora si era nel periodo di leggera emergenza, con lo Spoleto, secondo in classifica, ad incalzare e l’Orvietana, un po’ ripiegata, ma in grado di gestire, senza troppi patemi, la situazione. A Sganappa veniva lasciata l’ordinaria amministrazione, perché la difesa non sbagliava un colpo, ben protetta dai due uomini-barriera, Bernardini e Dida. Questi, però, in un momento di leggerezza, rimediava il giallo e Fiorucci, temendo il peggio, lo sostituiva con Cotigni. Pure Missaglia era successivamente costretto all’abbandono anticipato, causa un problema fisico. Ciò nonostante, l’Orvietana si faceva preferire, perché in grado di gestire la partita. Almeno fino all’85’, inizio del pastrocchio arbitrale. Un traversone dalla destra incocciava sul braccio di Locchi, peraltro attaccato al corpo e per l’arbitro era rigore. Luparini, dal dischetto, accorciava le distanze. Al 95’, penultimo dei sei minuti di recupero, ecco l’intervento, falloso, di Bricchetti ai danni di Calzola, fra i migliori dello Spoleto, con la sensazione, dalla tribuna, che il contatto fosse avvenuto al limite dell’area. Le riprese televisive confermano il dubbio. Nessuna esitazione, invece, del direttore di gara, inflessibile nell’indicare il dischetto. Calabretta, incaricato dell’esecuzione, faceva centro. Per l’Orvietana era solo rabbia.

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