"Ad oggi non ho interpellato nessun allenatore, perchè sarebbe scorretto verso Lucarelli che stimo soprattutto come uomo. Dopo la partita farò le mie valutazioni". Novità in sala stampa al Liberati alla vigilia della delicatissima partita con il Venezia. A parlare non è Cristiano Lucarelli, ma il direttore sportivo Stefano Capozucca. Con la Ternana penultima in classifica con appena 6 punti dopo il ko di Modena e già al Braglia il silenzio post partita del mister, tocca a Capozucca spiegare l'insolita scelta.

"Lucarelli è molto concentrato sulla partita di domani, voleva evitare questa conferenza stampa per non scendere in discussioni solite. In questo momento bisogna fare i fatti e parlare di meno. La classifica parla chiaro: 6 punti e penultima posizione. Anche domenica dopo la partita non ha parlato" spiega Capozucca. Situazione che ha il sapore dell'ultima spiaggia per il tecnico livornese in caso di risultato negativo domani.

Capozucca però smentisce seccamente questo scenario e dice: "A chi mi ha chiesto se ho fatto un giro di telefonate con altri allenatori gli ho detto di no perché sarebbe scorretto nei confronti di Lucarelli. Domani, dopo la partita a risultato avvenuto, rifletterò su tutto. Oggi non mi pongo nessuna domanda perchè non sarebbe corretto. Mettete caso ad esempio che prendiamo tre pali, sbagliamo un rigore, ci annullano due gol, ad esempio... Mi porrò questa domanda solo dopo la partita".

Come va letta la conferma di Lucarelli a Modena? Fiducia convinta sull'uomo e sul progetto oppure a tempo? "La conferma di Lucarelli è stata certificata dal Presidente. Quando si giudica il lavoro di un allenatore non lo si fa solo sui risultati anche se sono la parte importante di questo gioco. Si guarda la settimana, quello che si sviluppa negli allenamenti, se ci sono malumori. Tutto questo non c'è. E' uno dei gruppi migliori, sul piano caratteriale, da quando faccio questo lavoro. Io vivo lo spogliatoio partecipando. La conferma è dettata da quello che uno vede. I risultati però alla fine contano".

E' convinto della squadra che ha costruito? "Le prestazioni sono state buone. Credo fermamente in questa squadra. Possiamo salvarci. Non ho visto un divario importante tra noi e gli altri. Tutto è migliorabile. La squadra vale più dei sei punti che ha in classifica. Esclusa la prima partita con la Sampdoria, per me abbiamo avuto un percorso buono pur non aiutati dalla fortuna e dai risultati. Dove c'è da fare una riflessione è con Brescia e Modena. Il Brescia vale la Ternana. Nella mia testa pensavo di portare a casa i tre punti. Domenica abbiamo avuto un avversario più forte di noi inizialmente. La reazione c'è stata ma tardi".

La società ha in animo di intervenire sul mercato a gennaio? "Se ci fosse la possibilità di poterlo fare faremo. Retrocedere sarebbe un fallimento. Fallimento per il nostro presidente. Per tanti non cambia tanto. Per il presidente che è al primo anno di presidenza sarebbe un fallimento. A me dispiace per lui e per i tifosi".

Come sta Viviani? "E' disponibile. Non entro nel merito delle dinamiche di campo".

Viste le prestazioni sottotono di Labojko e i problemi fisici di Viviani, ritiene che la squadra sia completa in quel ruolo? "Come gruppo gestione è sano e di questo sono contento. Non ci sono persone sbagliate caratterialmente. E' gente che ci tiene. Per quanto riguarda il playmaker pensi di prendere un giocatore per un rendimento e poi non ce l'ha. Io ho le mie valutazioni che poi confronterò con quelle dell'allenatore. Speriamo a gennaio di avere una classifica migliore".

Qual è la Ternana ideale di Capozucca? "Nel primo periodo buone prestazioni con pochi tiri in porta, ma era una squadra omogenea con tre centrocampisti, due esterni e una punta e mezza. Non eravamo incisivi davanti però eravamo omogenei. Con Falletti centrocampista ci può stare con la Reggiana. Ma con il Brescia abbiamo sofferto a centrocampo. Non è una critica a Cristiano. Io preferisco Falletti trequartista".

E' preoccupato? "Nella mia tabella c'erano i tre punti contro il Brescia. Mi aspettavo una vittoria. A Modena partita difficile come Venezia in casa. La sera di Brescia ero molto preoccupato. Sono obbligato a fare un'analisi di tutto quello che ci circando. Il mio ottimismo ha una scadenza. Perché se non vinciamo mai e non facciamo punti finisce".

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