Il Tabellino

ORVIETANA – PONTEVECCHIO 0 – 2

ORVIETANA: Sganappa, Frellicca (73’ Locchi), Bianco (58’ Mosconi), Bricchetti, Dida (79’ Cotigni), Lispi, Bernardini (55’ Liurni), Colace, Polidori, Missaglia, Perquoti (73’ Gulino). All. Fiorucci.

PONTEVECCHIO: Guerra, Regni (10’ Passeri) (85’ Vinciarelli), Silvestri, Pammelati (57’ Ceccarelli A.), Fuscagni, Ceccarelli R., Morucci, Battistelli (89’ Cipriani), Arteaga, Castrichini, De Luca. All. Grilli

Arbitro: Possanzini di Foligno (Castrica – Servili)

Marcatori: 45’ Arteaga, 48’ Ceccarelli R.

Note: Espulso Missaglia (O) al rientro negli spogliatoi

L’Orvietana ancora non possiede la maturità per gestire le situazioni complicate, gli arbitri e chi li designa mantengono una bassa considerazione per il club del Presidente Biagioli. Arrabbiatosi molto, oggi, per l’espulsione comminata a Missaglia, durante il rientro per l’intervallo e l’inferiorità numerica provocata dalla leggerezza dell’esperto numero dieci. I biancorossi hanno perso per due reti a zero, ma il risultato non rispecchia fedelmente l’andamento della partita. La resa dell’Orvietana è stata condizionata da troppi fattori, l’allontanamento di Missaglia l’ha costretta a privarsi di uno dei suoi uomini più rappresentativi, come i troppi errori commessi sotto porta e la giornata di scarsa vena del portiere Sganappa. Il giovane portiere, grande protagonista in positivo in diverse partite, oltre ad aver favorito il tap in di Arteaga e lo svantaggio conseguente, ha sulle spalle la quasi totale responsabilità sul raddoppio, realizzato con un calcione, da oltre 40 metri. Nella circostanza la posizione era troppo avanzata e il rimbalzo, maligno, ha scavalcato l’estremo difensore biancorosso. Imbarazzanti, gli errori commessi nella fase conclusiva, dopo che l’Orvietana, limitatamente al primo tempo, aveva messo l’uomo solo davanti alla porta. Sbagli, forse dovuti alla casualità, o anche a una carica agonistica addirittura eccessiva. E quando i giocatori non hanno sbagliato, sono arrivate le decisioni della sig.ra Possanzini e di un suo collaboratore a rendere tutto più difficile. Come nel caso dei due atterramenti subiti da Polidori, al 3’ e al 12’, sui quali il direttore di gara ha lasciato correre fra lo stupore generale, in particolare sull’intervento alle spalle, perpetrato da Fuscagni, in disperato recupero. Ferma restando la buona fede di chi dirige, non si possono dimenticare i tre penalty fischiati contro l’Orvietana nelle ultime partite, due dei quali per falli di mano, che lasciano sempre un margine di dubbio, il terzo per un fallo di Bricchetti, forse non all’interno dell’area di rigore. Almeno in tre casi, fra quelli indicati, l’arbitro si trovava in posizione tutt altro che favorevole per prendere decisioni corrette, trovandosi a distanza siderale dal punto in cui si svolgeva l’azione. E qui entra in gioco il rispetto richiesto dalla Società, dopo gli approfondimenti su carriere e trascorsi dei direttori designati a dirigere l’Orvietana. L’arbitro di Todi era all’esordio in Eccellenza, la sig.ra Possanzini è stata in difficoltà nella gestione di una sfida difficile, quanto importante. In occasione della rete annullata, l’arbitro era andata per la convalida. Di avviso diverso il suo collaboratore e anche in questo caso qualche perplessità rimane. Sarebbe superficiale e vittimistico, però, attribuire ad altri, tutte le responsabilità. L’Orvietana, Missaglia in primis, ci ha messo del suo. Oltre gli errori, non è riuscita ad arginare l’arrembante Castrichini, un ventenne con fisico e corsa, puntuale nel creare problemi ai propri controllori, oltre che a propiziare la prima segnatura. L’esame, stavolta, non è stato superato

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