Più di sei ore di udienza a Ginevra per discutere sulla regolarità dello spoiler montato dalle Ducati di Petrucci e Dovizioso in Qatar. La Corte d'Appello della FIM emetterà la sentenza lunedì o martedì, comunque prima delle prove del Gran Premio d'Argentina del 29 marzo. La decisione arriverà sulla base delle deposizioni e delle memorie tecniche scritte che i 4 team ricorrenti hanno consegnato martedì 19 marzo. Ascoltate prima le case, poi tecnici e testimoni.

Restano sub iudice il successo di Dovizioso e il 6° posto di Danilo Petrucci. Se lo spoiler sia legale o meno si saprà lunedì 25 marzo o martedì 26. d'Argentina. L'udienza è iniziata ieri intorno alle 11, come detto è durata circa sei ore: hanno prima parlato le case, dunque Honda, Suzuki, Aprilia, Ktm e Ducati. Particolarmente ricca la documentazione presentata da Honda. Successivamente sono stati ascoltati gli esperti e i testimoni chiamati dai team. Quanto agli esperti, è stato ascoltato anche Fabiano Sterlacchini per Ducati, Coordinatore Tecnico di Pista, che era già stato sentito in Qatar.

L’obiettivo delle quattro case era dimostrare che lo spoiler della Ducati genera carico aerodinamico e, dopo l’udienza, l’accusa è convinta di essere riuscita a dimostrarle che il carico aerodinamico non sia trascurabile. Ora sarà la Corte d’Appello a dover decidere se lo spoiler abbia come obbiettivo primario raffreddare la gomma posteriore, come sostiene la Ducati, o se genera carico aerodinamico come sostengono le quattro case. Interessante anche il fatto che le stesse si siano avvalse di consulenti comuni.

La sensazione - secondo quanto riporta sport.sky.it è che la vittoria di Andrea Dovizioso non sia mai stata messa in discussione né per il passato né per il futuro. L'appuntamento di Ginevra è servito sopratutto all’accusa per evidenziare un necessario adeguamento delle strutture di controllo all’evoluzione del livello tecnico sempre più complesso della MotoGP. La Ducati è riuscita a dimostrare la correttezza dell’iter procedurale che ha seguito, risultando in difficoltà quando si è trattato di negare che lo spoiler generi un oggettivo carico aerodinamico.

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