L’Orvietana, vinta la prima partita, prepara la trasferta di Massa Martana. Assente sicuro, Grezzana, squalificato, molto incerto l’inserimento di Proietti, ancora ristretto nell’isolamento contumaciale, causa il virus di un congiunto. Con Gianfranco Ciccone (nella foto), rivisitiamo la partita con il Lama, per capire quanto e cosa lo abbia soddisfatto. Aveva già anticipato di ritenere quello con i lamarini un test difficile, chissà, se ne ha avuto conferma dallo sviluppo della partita: “ Il Lama ha confermato essere squadra solida e ben amalgamata con l’ossatura abbastanza simile a quella del passato, a facilitarne l’intesa. Riconosco che l’uscita di Morvidoni c’ha, in un certo senso, avvantaggiato, essendo lui il perno della manovra. Altrettanto onestamente, dico che, nel complesso, mi sarei aspettato qualche cosina in più”. Riguardo la prova dei suoi, il giudizio non può che essere positivo: ”Siamo andati sicuramente meglio di come c’eravamo espressi con l’Olympia. L’approccio è stato migliore e si è visto, anche se era nelle aspettative, per la voglia di riscatto già emersa nel corso dei giorni precedenti la partita. Altra nota positiva, il come i ragazzi sono stati sul pezzo per tutti i novantasei minuti, riuscendo a vincerla, in inferiorità numerica. Bene, anche l’applicazione su quanto preparato. Le note negative, a mio giudizio, sono state veramente poche. I centrocampisti, a volte, si sono fatti schiacciare un po’ troppo e devono anche imparare, quando escono, a temporeggiare di più. Prima di attaccare l’uomo occorre essere più riflessivi, altrimenti gli equilibri saltano e si disperdono, inutilmente, energie. Prova ne sia che, due dei nostri, hanno accusato crampi a venti minuti dalla fine”. A un certo punto della gara, a centrocampo c’erano due ‘novizi’, Tatta e Biancalana: “Tatta ha già fatto un campionato di Promozione, tornando più maturo. Resta, è vero, un ragazzo del ’99, come del resto Cotigni. Biancalana, per i suoi trascorsi nelle giovanili, era l’unico centrocampista che potevo inventarmi in quel momento. Anche loro, a ogni modo, sono ragazzi affidabili. Lasciami dire e non è mia abitudine piangermi addosso. Però, se guardate la nostra panchina, basta per rendersi conto come le nostre risorse umane e mi riferisco a giocatori con un minimo d’esperienza, siano veramente al minimo. Già da Massa Martana, fare a meno di Grezzana e Proietti, con Annibaldi che non può continuare a stringere i denti per un problema al polpaccio, servirà affidarsi a una ‘trovata’ giusta”. Regis, che ha poi risolto la partita, sembrava partisse un po’ più da lontano, rispetto alla partita precedente: “ A Regis chiedo, sempre la stessa cosa, giocare in mezzo ai due centrali e andare meno verso l’esterno. E’ un generoso e non sempre mi ascolta. Lui deve giocare da prima punta, allungare le squadre, appoggiarsi e buttarsi dentro”. I commissari tecnici, di cui la tribuna abbonda, vedrebbero meglio Bracaletti, quale trequartista: “Se avete fatto caso, nell’ultimo scorcio di partita, ho provato a metterlo in quella posizione. Lui, e lo fa anche in settimana, preferisce giocare sull’esterno, all’altezza della prima punta. Tant’è che veniva a trovarsi davanti a Vicaroni, secondo attaccante di quel momento. Quindi, in un 4-3-1-2 potrebbe agire da seconda punta o, anche, alle spalle delle punte. Sono situazioni che proviamo e possono trovare applicazione durante le partite, a seconda il decorso delle stesse”.

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