Il dibattito "Dalle Curve fino in Parlamento, quale futuro per il movimento ultras" che si è tenuto sabato pomeriggio davanti a una nutrita rappresentanza di tifosi, molti provenienti da Caserta, Genova e Bergamo, ha aperto la serata conclusiva del 3° Torneo "Le Notti della Fera" organizzato dalla Curva Nord.

Ospiti dell'incontro l'avvocato del Foro di Roma, Lorenzo Contucci, e l'onorevole Paolo Cento, da sempre vicino al mondo del tifo nonchè frequentatore anche lui della Curva Sud dell'Olimpico. Si è parlato di modifica degli articoli 8 e 9, di Tessera del Tifoso, di Daspo, trasferte libere, coreografie, fumogeni, striscioni e molto altro. Dalla Tessera alla Fidelity Card europea, dagli stadi di proprietà al tifo ammaestrata, dalla necessità di "resistere" e mantenere la propria identità ultras alla "capacità di relazionarsi" col mondo istituzionale, della politica e con le stesse società di calcio per far valere la propria voce e i propri diritti.



"Stesso gli ultras sono trattati peggio dei mafiosi, perchè c'è ancora un netto pregiudizio" il concetto espresso in sintonia sia da Contucci che da Cento. Anche il recente incontro in Parlamento con 25 tifoserie presenti, lo scorso aprile, è stato oggetto di strumentalizzazioni e polemica per la sola presenza di alcuni noti rappresentanti del mondo ultras. "In realtà si è trattato di un incontro normalissimo, tranquillo, sotto ogni punto di vista" ha precisato l'on. Cento.

"La modifica al 70-80% dell'art. 9 - ha spiegato Contucci - è già ottenuto. Abbiamo vinto la battaglia sul Daspo a vita con la modifica alla legge del 2014 ma sarà difficile ottenere altro. Oggi chi ha avuto una condanna non può fare il biglietto per 5 anni. E' assurdo e anticostituzionale, oltre che lontano da ciò che dice l'Europa, un provvedimento restrittivo emesso da un prefetto o un questore, e non un giudice, sulla base di un giudizio arbitrario senza neanche un processo. Ma il modo per difendersi c'è: la mentalità ultras deve essere cnsapevole da questo punto di vista, rivolgetevi agli avvocati e sollecitateli".



"La curva è l'unico luogo dove ancora oggi si possono trovare persone accomunate dalla stessa passione - ha rincarato l'on. Cento - le curve devono saper mantenere la propria autonomia, ma devono saper dialogare con la società e il mondo della politica, perchè sono un soggetto del mondo del calcio ma più in generale della società. Questa forza la curva deve saperla utilizzare".

Dopo le finali a cui hanno assisitito 200 partecipanti, la premiazione delle 16 squadre che hanno partecipato al torneo. Torneo che è stato vinto in finale proprio dalla squadra Curva Nord dopo un appassionante epilogo risolto solo ai calci di rigore contro Rollando.