Cinque anni (era il 2012) veniva presentato alla cittadinanza in una conferenza stampa presso la Sala Consiliare di Palazzo Spada, un progetto denominato "I Viali dei Campioni", sposato dall'allora amministrazione comunale per il suo valore culturale e perchè avrebbe riqualificato alcune strade cittadine.

A proporlo era stata l'associazione "Terni Motori & Campioni" che racchiude al suo interno una quindicina di moto club del territorio tra cui il Moto Club Terni Liberati-Pileri e il Borzacchini Historic. Purtroppo di quel progetto non si è saputo più nulla e anzi la recente intitolazione della rotonda adiacente allo Stadio Liberati a Paolo Pileri rischia di far abortire il più ampio e strutturato progetto dei Viali dei Campioni.

"L'Amministrazione Comunale ci deve delle risposte, aveva condiviso il nostro progetto ed erano iniziati dei tavoli di lavoro. Adesso rischiamo che tutto questo lavoro vada in fumo". A dirlo sono Giorgio Natali, presidente dell'associazione Terni Motori & Campioni, il vicepresidente Roberto Pagnanini, il presidente del Moto Club Terni Liberati-Pileri Massimo Mansueti e il figlio del campionissimo morto dieci anni fa, Roberto Pileri. "Ci siamo fatti carico nel corso degli anni di salvaguardare la memoria storica del patrimonio sportivo della nostra città, l'unica a poter vantare tre campioni del mondo negli sport motoristici. Portiamo avanti il ricordo di Pileri, Liberati, Borzacchini, e non solo. La Mille Miglia, tutte le manifestazioni dal Mototrip al Mondiale di Enduro. Ci vuole rispetto per chi porta avanti tutto questo" tuonano in coro Pagnanini, Natali e Mansueti.



Una polemica assolutamente bipartisan e senza colori politici. Le associazioni ne hanno per tutti. Per l'Amministrazione Comunale che ha messo nel cassetto il progetto dei Viali dei Campioni e invece ha avallato la proposta, ritenuta squalificante e non all'altezza, di intitolare la rotonda a Paolo Pileri. "Non c'è scritto nemmeno chi era e cosa ha fatto per Terni" accusano. Ma destinatario principale del messaggio è il consigliere comunale Marco Cecconi, anche se non viene mai nominato esplicitamente: "L'opportunismo personale e politico del consigliere comunale portatore della richiesta, unito alla poca attenzione e nessuna lungimiranza dell'amministrazione rischiano di far abortire il progetto più ampio". Anche sul discorso dell'autodromo la distanza con Cecconi, per così dire, è piuttosto ampia: "Ci vogliono decine di milioni, non è fattibile per Terni. Se qualcuno ne parla per visibilità e tornaconto personale è un altro paio di maniche". Tornando alla rotonda, la polemica è rigorosamente bipartisan, si diceva. Natali ne ha anche per il consigliere comunale Stefano De Santis: "Due mesi fa mi ha detto che da quella rotonda sarebbe sparita quella specie di canna da pesca e sarebbe sorto un monumento ai tre campioni. Ma anche qui non si è saputo più nulla".



Il problema della rotonda non è di poco conto visto che il regolamento vieta l'intitolazione alla stessa persona di una via e al contempo di qualcos'altro, come la rotonda nel caso di Pileri. E così salterebbe appunto il Viale dei Campioni: un percorso ideale che attraverso l'intitolazione di via Aleardi a Paolo Pileri e di viale dello Stadio a Libero Liberati, e il già esistente viale Borzacchini, avrebbe dato risalto a quei personaggi ternani che con le loro vittorie nell'automobilismo e nel motociclismo sportivo mondiale hanno dato fama e lustro alla nostra città. Lungo i 7 km del rinnovato percorso dell'acciaio l'idea era di porre arredi sempre in acciaio con foto d'epoca e riferimenti che spiegassero la storia cittadina attraverso le gesta dei tre campioni. Ultimo ma non ultimo, l'intento era quello di realizzare un museo dei motori dove rendere fruibile l'enorme patrimonio di mezzi, immagini, reperti storici e testimonianze.

"Volevamo identificare Terni come città di San Valentino e dei motori" concludono i rappresentanti delle tre associazioni e per farlo hanno continuato a dialogare nel corso degli anni con le varie amministrazioni comunali e i vari assessori. Fino al punto di rottura con l'intitolazione, a loro dire inopportuna, della rotonda a Paolo Pileri. Roberto, il figlio del campione scomparso dieci anni fa, rincara la dose: "Ad aprile abbiamo incontrato un assessore che ci aveva detto che i lavori dei Viali del Campioni stavano proseguendo. Oggi ci ritroviamo invece con una rotonda che non dice neanche chi era mio padre e cosa ha fatto per Terni". Ora la palla passa all'Amministrazione Comunale da cui ci si aspetta una pronta risposta.

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