La Figc ha riadattato il protocollo e quindi gli allenamenti degli sport di squadra riprenderanno ufficialmente il 18 maggio. Lo ha detto il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora all'informativa urgente della Camera. "Poco prima di venire qui ho ricevuto la lettera del presidente della Figc, Gravina, che comunica che la Federcalcio ha accolto tutte le osservazioni del comitato tecnico scientifico, riadattando il proprio protocollo. Così il 18 maggio si potranno riprendere gli allenamenti" le parole del ministro che sulla possibile ripartenza del campionato ha aggiunto "dipende se riusciremo a mettere tutti in sicurezza" parlando di "fretta strumentale nei giorni in cui contavamo vittime ogni giorno" e aggiungendo che "è bizzarro pensare che abbia un pregiudizio contro il calcio, sarebbe paradossale".

Gli aggiustamenti al protocollo richiesti alla Figc erano quelli relativi alla quarantena di quattordici giorni per tutto il gruppo squadra (calciatori, tecnici, staff) nel caso di positività anche di un solo atleta e la responsabilità del rispetto delle linee guida in carico al medico sportivo del club, oltre alla richiesta di provvedere ad effettuare i test molecolari in modo che non impattassero sulle necessità dei cittadini. Ipotizzare una data lo si potrà fare solo la prossima settimana, se i dati sul contagio lo permetteranno, "ma l'incertezza - ha detto Spadafora - non ha riguardato non solo l'Italia, ma tutta Europa visto che in Germania si riprende mentre in Francia no". Proprio la Germania è stata presa ad esempio dal ministro nel caso della Dinamo Dresda, che di fronte alla positività di due calciatori ha deciso di mettere tutto il gruppo in quarantena e non soltanto i due atleti singolarmente, come invece prevede il protocollo della Bundesliga.

"Ma il tema non è solo il calcio, le risposte vanno date a tutti gli sport e al movimento di base". In questo senso Spadafora ha comunicato di aver consegnato le linee guida al Cts per consentire entro il 25 maggio le riaperture di centri, circoli sportivi, palestre e scuole danza. "Un protocollo che guarda alla salute ma facilmente applicabile in contesti e regioni diverse". Spadafora ha parlato anche degli ammortizzatori attraverso i fondi del Coni: "Intendiamo aiutare queste strutture con risorse adeguate, ho chiesto a Sport e Salute di scongelare il 5% dei fondi che dovevano essere liberati per lo sport di base. Parliamo di circa 17 milioni che attraverso le federazioni arriveranno alle società sportive dilettantistiche per potersi adeguare ai protocolli sanitari". Annunciati anche fondi per i centri sportivi e per i lavoratori del mondo dello sport che erano rimasti fuori dagli ammortizzatori previsti dal precedente decreto Cura Italia di marzo: "Mancavano dati sul numero complessivo - ha detto Spadafora - con quei 50 milioni abbiamo fatto circa 70 mila bonifici, ora in verifica ci sono altre 7 mila domande e ne mancano ancora 43 mila che saranno coperte dal nuovo decreto Rilancio che sarà approvato oggi dal Cdm, il bonus di aprile e maggio si riceverà automaticamente".

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