Vezzali batte Granbassi. Ricomincia dall'infinita sfida fra le due fuoriclasse (la terza, Giovanna Trillini, ha dato l'addio dopo Pechino la stagione del fioretto femminile italiano. Nonostante gli impegni extra sportivi sono state proprio loro, le regine indiscusse del fioretto mondiale, a giocarsi la vittoria nella prima prova nazionale assoluta disputata a Jesi. E come nella finale mondiale di San Pietroburgo (2007) e nella semifinale olimpica di Pechino (2008) ad imporsi è stata Valentina Vezzali, la fiorettista più vincente della storia che ha battuto la rivale per 15-10.
Ma il secondo posto di Margherita Granbassi, che nel 2006 aveva conquistato il titolo iridato a Torino proprio contro la rivale, è sicuramente un risultato positivo. La gara di Jesi rappresentava fra l'altro la prima gara con i colori del Circolo Scherma Terni, società nella quale si è tesserata dopo aver lasciato l'arma dei Carabinieri. Seppur non al massimo della forma (cosa naturale peraltro nell'anno post-olimpico) la Granbassi ha fatto intravedere tutta la sua classe sopperendo poi con la determinazione e con l'esperienza nei momenti delicati come nella semifinale con l'altra azzurra Ilaria Salvatori o negli ottavi con Marta Simoncelli.
In gara c'erano anche Elisa Vardaro e la giovanissima Camila Pieramati. La Vardaro, dopo un ottimo girone e la vittoria nella seconda diretta si è arresa nei sedicesimi a Martina Bolis. Mentra la Pieramati si è arresa alla Restagno.
In gara anche le altre ragazze che hanno il Circolo Scherma Terni come club allenante, ma che difendono i colori di gruppi militari. Valentina Cipriani ha chiuso al terzo posto cedendo in semifinale alla Vezzali. Out negli ottavi la Durando (ko con la Salvatori) mentre la Troili è uscita nei sedicesimi (con la Errigo).
Da segnalare infine la prova dell'argentina Jessica Iannuzzi che da un mese di allena al Circolo Scherma Terni alla corte del maestro Giulio Tomassini. Per lei un ko nei trentaduesimi.