Sede di arrivo, ma anche di partenza Terni per la gara di regolarità con protagoniste le moto, ma anche auto d'epoca. Avvio alle 10 per i piloti-collezionisti che concludono l'Autogiro e Motogiro d'Italia a Tivoli da dove ha preso le mosse la prima delle sei frazioni in programma, per un percorso complessivo di oltre 1500 chilometri.

Tra gli iscritti numerosi sono stati i piloti provenienti dall'estero. L'Autogiro è nato da un'idea di Gianpiero Sacchi, manager e imprenditore con grande esperienza e grandi risultati conquistati a livello internazionale nel mondo delle due ruote veloci. "Partecipando al Motogiro da diverso tempo mi sono reso conto che 120 moto occupano in un centro cittadino uno spazio limitato - racconta Sacchi - perché quindi non allargare il discorso alle auto d'epoca, quelle per giunta che non possono partecipare alla Mille Miglia costruite appunto dal 1958 in poi".

Sacchi ha trovato la collaborazione per l'organizzazione della Confartigianato e il patrocinio del Centro Sportivo Italiano che torna così alle origini avendo affiancato la propria sigla, negli anni ’50, alle gesta di piloti del calibro di Taruffi, Ascari, Chinetti e Villoresi impegnati nella Carrera Panamericana a bordo delle splendide Ferrari 212 Inter carrozzate Vignale.

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