L’ultima domenica di Luglio si propone fitta di eventi motoristici che stuzzicano l’appetito dei piloti orvietani. I più scelgono la Rieti – Terminillo, salita valida per il CIVM, altri non resistono al fascino storico della Bologna – Raticosa e raggiungono la città delle due Torri, Giulio Basili va alla ricerca della miglior condizione e, a Jesi, partecipa alla prova valida per la Fast Rider Cup. A Rieti, che ha battuto la Castellana all’ultimo istante, riappropriandosi della validità CIVM, gli iscritti sono meno del consueto. Sono un bel numero, intorno ai 150, che rimane, però lontano da quanto visto nelle salite precedenti. Gli orvietani sono nove, anche fra loro manca qualcuno, forse, perché al Terminillo si va di motore, con qualche rischio in più di fare il crack che chiuderebbe in anticipo la stagione. Giulietta Gallinella adora il Terminillo e parte carica di grinta e di speranze. Valentino Polegri fa lo stesso e, fra i dieci iscritti potremmo trovarli quali protagonisti. L’Orvieto Corse schiera anche Rodolfo Lorenzini, che si misurerà con Giammario Marrocolo, griffato MPM, tornato a gareggiare dopo la Castellana 2018. Sempre con i colori MPM troviamo Stefano Spagnoli, con l’Alfa 156, di cui conosce bene pregi e difetti. La Mocetti Racing gioca, ancora, la carta Michele con la Saxo collaudata allo Spino e nuove migliorie adottate in base ai suggerimenti di Mocetti junior. Daniele Pelorosso è recordman della corsa sui 13 Km e 470 m., stessa distanza dell’edizione attuale. La sua sarà gara nella gara. D’Angelo, il salernitano con il quale si sta giocando il titolo, in una recente intervista ha dichiarato che va per vincere, disponendo di una Clio con un gran motore che lo asseconda su ogni tipo di tracciato. Daniele, convinto dalla Kedda di Andrea Fravolini, nel periodo di sosta è andato alla ricerca di qualcosa in più nella sua vettura. Ciò ha comportato un grosso lavoro, ma anche la fiducia nella risposta che potrà dare la Clio Proto. Filippo Ferretti è andato in ricognizione con largo anticipo. Conosce il tracciato e si trova a proprio agio, ha un avversario Rubino, esperto e con un’ottima macchina. Il motore di Filippo, ben oltre la metà della propria vita, potrebbe giocare a favore dell’antagonista. Ma siccome il ragazzo riesce sempre a tirar fuori qualcosa dal cilindro, attendiamo il responso cronometrico. La FA30 di Michele Fattorini avrà, finalmente, la nuova livrea. Che non aggiunge i cavalli che mancano per gareggiare alla pari con i principali competitor, ma, se non altro, rende meno anonima la vettura. Quella dei CV che mancano non è una difesa d’ufficio, è, invece, la realtà, perché il motore della FA30 di Michele è originale e sprovvisto del lavoro di affinamento che serva a tirar fuori quei 20/30 cavalli in più. La lotta sarà dura, saranno presenti tutti i migliori, Zardo in testa, esclusi gli “europei” Faggioli e Merli.
Gianpiero Olivieri e Tonino Camilli saranno, insieme a Leopard dell’Orvieto Corse, alla Bologna – Raticosa, prova valida per il Campionato Italiano delle Storiche. Salita che torna, che porta con sé una storia importante, il cui fascino non è stato scalfito dal tempo. “Ne sentivo parlare già da bambino – afferma Olivieri – e ho tanta voglia di provarla. Gli iscritti sono molti, si parte da Bologna e si sale al Passo della Raticosa su un percorso di oltre 8 Km.
Giulio Basili prosegue la preparazione che, in tempi abbastanza brevi, dovrebbe riportarlo al top. A Jesi non sarà prova di Campionato, ma si correrà la quarta prova della Fast Rider Cup, competizione parallela a quella titolata. Sarà anche l’occasione per verificare il comportamento del motore, apparso un po’ debole nell’ultima gara disputata.

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