Dal 4 maggio si potrà tornare a correre e ad andare in bicicletta senza limiti di spazio o tempo, purché singolarmente, senza assembramenti e a distanza di sicurezza. Si allentano anche le limitazioni nelle discipline sportive a livello individuale per gli atleti professionisti e non riconosciuti di interesse nazionale. Che potranno tornare ad allenarsi all'aperto o presso strutture gestite dalle società di appartenenza purchè a porte chiuse nel rispetto delle norme di distanziamento. Per il movimento di base, però, restano chiusi centri sportivi, piscine e palestre. Per gli sport di squadra, invece, la data della ripresa agli allenamenti potrebbe essere il 18 maggio, ma di questo il decreto del presidente del consiglio non parla esplicitamente.

Le disposizioni del nuovo decreto che si applicano a partire dal 4 maggio e fino al 17 maggio 2020

Riaprono parchi, ville e giardini pubblici ma resta il divieto di assembramento e il rispetto della distanza di sicurezza. Con facoltà ai sindaci di disporre la temporanea chiusura di specifiche aree comprese le aree attrezzate per il gioco dei bambini dove non sia possibile consentire l'accesso contingentato.

Non è consentita l'attività ludica o ricreativa all’aperto. E' consentito svolgere individualmente, con accompagnatore per minori o persone non completamente autosufficienti, attività sportiva o attività motoria a distanza di almeno due metri per l’attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività.

Sospesi eventi e competizioni sportive in luoghi pubblici o privati. Consentita la ripresa degli allenamenti a porte chiuse, rispettando norme di distanziamento e divieto di assembramento, di atleti professionisti e non – riconosciuti di interesse nazionale da Coni, Cip e rispettive federazioni, in vista della partecipazione a giochi olimpici o manifestazioni nazionali ed internazionali – per le discipline sportive individuali.

Sospese manifestazioni organizzate, eventi e spettacoli di qualsiasi natura con presenza di pubblico, compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo, religioso e fieristico, in luogo pubblico o privato. Sospese le attività di palestre, centri sportivi, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali (fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza), centri culturali, centri sociali, centri ricreativi.

Sospese le attività dei servizi di ristorazione (bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) mentre resta consentita la ristorazione con consegna a domicilio e la ristorazione con asporto fermo restando l’obbligo di rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di un metro, il divieto di consumare i prodotti all’interno dei locali e il divieto di sostare nelle immediate vicinanze.

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