Al di là dei risultati che riuscirà a cogliere in questa MotoGP 2020 che prenderà il via il 19 luglio a Jerez, per Danilo Petrucci il capitolo Ducati è ormai chiuso. Uno spiraglio intanto per restare nella classe regina del motomondiale anche nel 2021 si è aperto per Petrux dopo la notizia dei giorni scorsi di un possibile passaggio di Pol Espargarò dalla KTM alla Honda. Il pilota ternano ha parlato del suo futuro e di altro nell'intervista rilasciata a Vera Spadini a Sky Sport che riportiamo qui di seguito.

Il tuo rapporto con Ducati è finito, a prescindere dai risultati del 2020 e dalla situazione di Dovizioso?

"Le cose con Ducati erano già cambiate, anche prima di questa decisione, che mi è stata comunicata da Gigi Dall’Igna. Io quest’anno avrei avuto l’opportunità di fare ancora bene in Ducati, ma sembra che non ci fosse spazio comunque, che i risultati non contassero. Credo che mi si stia preparando un’opzione con la Superbike, anche se non c’è ancora una proposta concreta. Mentre l’ho ricevuta da altre case. Io comunque voglio dare il massimo fino alla fine, perché credo che farmi vedere bello ‘pimpante’ non possa che fare bene. Il fatto è che Ducati sta tra trattando con Dovizioso, e quindi non sono la prima scelta. Anzi da quello che ho capito non sono proprio una scelta in questo momento in MotoGP in Ducati… Io darò il meglio fino all’ultima curva dell’ultima gara, anche se da quello che mi p stato detto non credo che sia più spazio per me, e non credo che i risultati possano cambiare la situazione".

E tu come vivi questa situazione?

"È stato brutto perdere un posto che ho guadagnato con tanta fatica, perché non si è corso quest’anno. Da quanto mi è stato detto il calo che ho avuto nella seconda parte della scorsa stagione ha influito sulla loro decisione. È chiaro che mi dispiace molto. Ma ho ancora un anno dove posso correre e sentirmi realizzato a livello personale su una moto competitiva. Sono sereno perché da un certo punto di vista ho solo da guadagnare: nel senso che a oggi, non ho una moto, quindi non ho niente da perdere".

Immagino però che tu ti stia guardando in giro. Hai parlato di Superbike ma presumo tu voglia rimanere in MotoGP.

"Sì, il piano A è rimanere in MotoGP. Con l’Aprilia per tanti anni abbiamo cercato di trovare un accordo ma poi ha prevalso la scelta della continuità di questo percorso che partendo dal basso mi ha portato fino al team ufficiale. Adesso c’è stato molto interesse verso la loro moto nuova. Ma anche loro stanno vivendo una situazione molto delicata con i piloti. Aleix si merita il rinnovo, e c’è la questione Iannone, che nessuno sa come andrà a finire. Premesso che mi dispiace, perché rispetto molto Andrea, quindi mi dispiacerebbe che si liberasse il posto perché lui viene fatto fuori da una sentenza. E poi la notizia su Pol Espargarò in Honda apre uno scenario diverso. Questo è un campionato giocato dai team manager, perché non essendoci le gare noi piloti non possiamo fare molto per cambiare le cose. E’ una scacchiera, che passa prima per Dovi: so che stanno discutendo per trovare accordo, anche se non ne conosco i termini. E poi dipende anche da quello che farà Valentino . In questo momento ci sono piloti che hanno priorità. Bisognerà prima sistemare quelli, i pezzi più pregiati, io vengo un po’ dopo…"

In questo scacchiere Aprilia e KTM sono le opzioni più concrete, a te cosa piacerebbe?

"Intanto continuare a correre in MotoGP. Vorrei completare quanto fatto fino a qui, perché l’anno scorso, anche se la seconda parte è stata in calo, è stata la mia migliore stagione. Da quando ho cominciato a correre sono sempre migliorato, e voglio migliorare ancora. Non mi sento realizzato e completo. Poi per capire di quale colore sarà la moto bisogna valutare un sacco di cose: non abbiamo una vera e proprio trattativa in MotoGP. Stiamo parlando, ma ci sono mosse che cambiano gli equilibri ogni giorno".

Ma KTM adesso ha una sella libera. Moto difficile, ma progetto ambizioso. Potrebbe stimolarti?

"Assolutamente sì. Come potrebbe stimolarmi Aprilia, la moto nuova ha destato
molta curiosità perché è stata veloce fina da subito, cosa che nelle corse si vede raramente. Nei test sono stati molto forti, quindi mi piacerebbe andare in Aprilia. Mi piacerebbe andare in KTM perché anche loro hanno un trend in crescita. Infatti stupisce un po’ la decisione di Pol Espargarò di andare via, visto che era il punto cardine del progetto. Però sono due case che potrebbero sfruttare la mia esperienza, visto che sono in MotoGP da un po’ di anni. E mi piacerebbe mettermi a disposizione per un progetto di crescita. KTM è riuscita a fare un podio, Aprilia ancora no, ma sono due case che vogliono andare al top e mi piacerebbe correre con una delle due".

Dicevi che la scelta di Pol è curiosa, ma è curioso anche il fatto che Alex Marquez non abbia corso nemmeno una gara con Honda e sia già stato sostituito…

"Sì. È il campionato dei manager quest’anno, non dei piloti. Stupisce molto la decisione, anche se non è ancora ufficiale. Ad Alex non è stata data una grande opportunità, non ha fatto nemmeno una gara con questa moto. Non so quali siano le motivazioni. Forse, visto che questo sarà un mezzo-anno, penso che sia come la scelta ‘del pugile’: la volontà di non farlo confrontare subito con il fratello, per non sminuirlo, e consentigli di fare un po’ di esperienza in MotoGP. Alex non ha ancora fatto una gara in MotoGP ma è un campione del mondo. Però c’è bisogno di tempo, di girare su una MotoGP. Magari verrà portato nel team satellite per fare la sua esperienza. Credo sia questa la spiegazione della scelta da parte di Honda. Oppure Espargarò è stato valutato veramente come un anti-Marquez, cosa che potrebbe essere perché è da quando sono bambini che Pol e Marquez combattono insieme. Magari Honda vuole fare una squadra di altissimo livello fin dal 2021".

Il tuo bilancio dell’esperienza in Ducati?

"È stato bellissimo e vorrei che lo fosse ancora. Perché c’è ancora un mezzo anno da fare insieme. E poi chissà. Vincere una gara era quello che mi è stato chiesto e l’ho fatto. Poi forse mi sono spremuto tanto, avevo un solo anno di contratto, ho fatto degli errori, nella seconda parte di stagione non sono stato contento, ma ho fatto sempre il massimo. Per tutta la stagione sono stato terzo nel mondiale, fino a due gare dalla fine, e avrei voluto finire terzo. Era un risultato alla portata, potevo farcela, e sarebbe cambiato un po’ tutto. E’ stata comunque un’esperienza positiva e li ringrazio per quello che hanno fatto per me. E vorrei vincere ancora quest’anno con la Ducati".

Valentino Rossi dovrebbe comunicare a breve la decisione sul suo futuro. Ti auguri di vederlo ancora correre o che si liberi una sella?

"Come ho detto prima per Iannone, mi spiacerebbe se ci fosse una sella in più a discapito di una persona a cui voglio bene. Valentino ha fatto benissimo al nostro sport, mi auguro che la sua scelta sia la più serena per lui, perché è un amico e vorrei che fosse felice. Poi, se sei bravo, un posto in MotoGp lo trovi ilo stesso… Vedere Valentino in pista è sempre bello, quindi mi auguro che lui faccia la scelta più giusta e felice per lui. Anche perché comunque non è detto che nella scacchiera, se Vale dovesse smettere, io rientrerei nei programmi. Ha fatto tanto per il nostro sport, sarà strano vederlo smettere. Se mai smetterà!"

Foto di Alex Farinelli

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