Petrucci c'è! Dopo la vittoria del 2 giugno 2019 al Mugello il pilota ternano è tornato sul gradino più alto del podio, sbaragliando la concorrenza sul bagnato il terreno a lui più congeniale che ne esalta la maestria nella guida. Una vittoria netta, dopo aver dominato dal primo giro con partenza dalla prima fila, dalla terza casella. Una supremazia interrotta solo per qualche curva quando Petrux è stato superato dal compagno di scuderia Dovizioso; salvo poi tornare in testa e allungare quando un irruento e imprudente Rins ha tentato un pericoloso strike.

A 9 giri dal termine fino sotto la bandiera a scacchi Danilo Petrucci ha saputo tenere a distanza la coppia spagnola Alex Marquez-Pol Espargaro. Una bella rivincita per il ternano che a 29 anni sembrava avviato sul viale del tramonto, non per noi, ed era rimasto anche senza moto per il 2021 prima dell'interessamento della KTM. Oggi chi gli aveva pronosticato un deludente finale di carriera si deve ricredere. Quella di Petrucci è una vittoria della professionalità e dell'amore per il proprio lavoro. Dopo i personali risultati negativi e non esaltanti per tutto il Team Ducati, Petrux ha ricercato con perseveranza le soluzioni tecniche per tornare a lottare con i primi. Certo ci sono stati momenti di sconforto, ma ha continuato a lavorare per chiudere nel miglior modo possibile la sua avventura in Ducati. Così il ternano ci sta riuscendo e oggi ha fatto risuonare l'inno di Mameli in terra di Francia.

"E' stato incredibile - le prime parole di Petrucci subito dopo la vittoria - avevo buone sensazioni fin dal mattino, ho atteso a lungo questo successo. Sono molto felice, sono sempre sul podio qui a Le Mans. La vittoria è per chi ha creduto in me in questo difficile periodo".

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