A Ferrara sabato contro la Spal sarà la 100° panchina con la Ternana per Cristiano Lucarelli: "Un traguardo importante, 100 panchine di questi tempi non sono semplici. E' ovviamente un motivo di grande orgoglio. Ovviamente c'è da andare a fare un risultato positivo importante, con l'aiuto di mille tifosi che se tutto andasse come vorremmo sarebbe una giornata speciale. L'avversario dall'altra parte ha bisogno di punti, devono cercare di ottenere la salvezza. La loro posizione in classifica non deve ingannare, nel girone di andata soprattutto nel secondo tempo ci misero in difficoltà. E poi fare una classifica di merito in un campionato equilibrato come questo, dove nelle ultime 5 posizioni ci sono squadre che avevano obiettivi diversi, dimostra che la Serie B è un campionato bello e maledetto. Come organico queste squadre non hanno nulla da invidiare a quelle che stanno sopra. Noi andiamo ad affrontare l'ultima in classifica, ma una squadra costruita per fare un campionato di vertice. Più che partita difficile, dovremo essere bravi ad evitare di metterli in fiducia sin dalle prime battute. Le partite in B sono più o meno sempre tutte uguali. Squadre di pari livello che si affrontano in partite di equilibrio dove chi ha più resistenza e lucidità mentale alla fine riesce a prevalere. E gli errori si pagano a caro prezzo".

La sosta ha dato modo di riflettere su che campionato è stato fin qui per la Ternana, con i 13 clean sheet ma anche la 10° difesa con 16 gol subiti concentrati in 6 partite (stessa criticità dello scorso anno) e 20 punti nelle ultime 21 partite. Tutto questo nonostante la vittoria con il Bari che ha riportato il sereno? "Preferisco prendere 16 gol in 6 partite che perdere 16 volte per 1-0. I numeri vanno contestualizzati, in un campionato di grande equilibrio forse una o due squadre hanno tutti i numeri a posto. Abbiamo 6 punti di vantaggio sulla zona playout e 3 punti di distanza dalla zona playoff. Dove c'è equilibrio possono esserci numeri che fai fatica a dargli una lettura chiara. L'importante è vincere le partite, meglio ancora se sviluppando un calcio piacevole. I numeri ci dicono che è stata una stagione particolare per tanti punti di vista, campo ed extracampo. Penso che ci darà un grande insegnamento a tutti, se non facciamo tutti un grande salto di qualità mentale dopo le problematiche, le polemiche e i proclami di quest'anno allora non si cresce più e saremo condannati a rimanere sempre in queste posizioni".

Dubbio su Palumbo dopo la febbre dei giorni scorsi? "Stamattina si è allenato, ha avuto la febbre a 38 martedì. Faremo valutazioni ma non dovrebbe essere un grosso problema. Per il resto Defendi sicuramente out, valuteremo se portare Ghiringhelli con la squadra anche se non sarebbe schierabile ma è possibile che non lo convocheremo per averlo al meglio lunedì prossimo contro il Brescia. Favilli e Donnarumma stanno bene, si stanno allenando bene da quando sono rientrati. Donnarumma l'ultimo pezzo di partita importante l'ha fatto contro la Spal all'andata quando c'ero ancora io, ovviamente la sua condizione va in crescendo ma suggerisce grande cautela. Lo stesso Favilli che potrebbe partire dall'inizio ma difficile che possa fare 95 minuti, anche qui vedremo il da farsi per avere al meglio questi due giocatori che per noi sono molto importanti fino alla fine della stagione".

Falletti ha ascoltato i consigli di Lucarelli, più intraprendente nelle conclusioni e nei movimenti durante la settimana? "I campi si asciugano e lui beneficia di queste condizioni, la buona partita con il Bari è stata una spinta emotiva importante. Stiamo entrando nella fase in cui potrebbe farci vedere quello che è capace di fare. Come posizione in campo lui è libero di muoversi secondo il suo istinto, come ha sempre fatto con me".

La posizione di Palumbo è quella che definisce gli equilibri dalla cintola in su? "In fase di non possesso è un 3-5-2, quando ci alziamo può essere una sorta di 3-4-1-2 oppure 3-4-confusione senza dare punti di riferimento agli avversari".

Sulla Spal: "Ce li aspettiamo a 4 dietro, Nainggolan è un giocatore fortissimo che faceva la differenza in Serie A e ha qualità che se decide di giocare al calcio 20 minuti diventa complicato. Ma qualche accorgimento particolare lo facciamo quando incontriamo qualche attaccante, in mezzo al campo è difficile per le caratteristiche dei nostri giocatori. Maistro? Da quella parte abbiamo Diakite che nei duelli in velocità e uno contro uno non l'ho mai visto andare in difficoltà".

Capuano è pronto? "Sì".

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