Stefano Bandecchi ha trenta giorni di tempo per vendere la Ternana Calcio e sanare l'incompatibilità con la carica di sindaco, altrimenti l'intero consiglio comunale appena eletto potrebbe decadere e sarebbero necessarie nuove elezioni. "Ho già comunicato alla Federcalcio che dobbiamo andare a giocare a Gubbio o a Perugia o a Roma. Comunque sto vendendo la Ternana così almeno ci mettiamo a posto con lo stadio e con questo problema" ha annunciato il nuovo sindaco di Terni e presidente della Ternana, Stefano Bandecchi, intervistato alla trasmissione di La7 'L'aria che tira' dopo la notizia pubblicata ieri sera dal Tgr Umbria.

La Ternana è ufficialmente (e nuovamente) in vendita perché - per l'articolo 63 del Testo Unico degli Enti Locali, d.lgs. 267/2000 - Bandecchi non può essere al tempo stesso sindaco di Terni e proprietario della squadra di calcio concessionaria per l'utilizzo dello stadio comunale. In base all'articolo 63 del Tuel, infatti, un consigliere comunale è ritenuto incompatibile con tale carica se, tra le altre cose, è titolare di una convezione comunale, cioè gestisce un impianto di proprietà del Comune. La potenziale incompatibilità fra il ruolo di sindaco e quello di proprietario dell'Università Niccolò Cusano, azionista unico della Ternana Calcio, potrebbe riguardare anche l'impossibilità per Bandecchi, dopo l'elezione, di costruire il nuovo centro sportivo, il nuovo stadio e anche la clinica privata. Diverso il discorso del Palasport perchè in quel caso si tratta di un accordo privato di subconcessione con il concessionario Salini, titolare della concessione da parte dell'amministrazione comunale, accordo che tra l'altro sarà operativo solo dopo i collaudi della struttura.

Tornando alla questione dell'incompatibilità, è stata tirata in ballo anche una recente modifica (del 2019) al regolamento del Comune che riguarda invece le procedure attraverso cui farle emergere, non più tramite autocertificazione ma istruttoria del Comune di Terni. Un controllo che prima veniva fatto verificando l'autocertificazione, ma che oggi viene fatto a monte, dopo il caso esploso cinque anni fa con numerosi consiglieri che finirono sotto la lente per motivi analoghi, ma anche perché avevano dei contenziosi aperti con l'amministrazione comunale: tasse e multe non pagate. Un modo per tutelare i consiglieri eletti da dichiarazioni false o mendaci, prevenendo potenziali procedimenti penali e consentendo un voto consapevole da parte dei consiglieri che devono votare la convalida del consiglio. Fino a qualche anno fa, i consiglieri neo eletti (sindaco compreso) firmavano un modulo con il quale dichiaravano di non essere incompatibili. Al primo consiglio comunale, i consiglieri votando si auto-convalidavano, confermando che non ci fossero ragioni di incompatibilità. Ma dopo i numerosi casi emersi nel 2018, il regolamento del consiglio comunale è stato modificato nel 2019 inserendo la predisposizione da parte del segretario generale di un'istruttoria su ciascun consigliere per valutarne compatibilità o incompatibilità. In pratica è solo venuta meno l'autodichiarazione. Ma i motivi di incompatibilità sono fissati dalla normativa nazionale, il Tuel.

"Ho appena iniziato male perché la vecchia giunta mi ha subito presentato il conto dicendomi che siccome la mia squadra di calcio gestisce e utilizza lo stadio, io sono in conflitto di interessi" ha aggiunto Bandecchi a La7 parlando della vicenda. Affermando quindi che il conflitto di interessi sarebbe dovuto alle determinazioni assunte dalla precedente amministrazione comunale. Ma come detto le modifiche al regolamento comunale riguardano solo autocertificazioni e istruttorie. Una grana che andrà risolta quanto prima visto che il sindaco può convocare la prima seduta del consiglio comunale entro dieci giorni dalla proclamazione (avvenuta ieri) e che la stessa si dovrà svolgere entro dieci giorni dalla convocazione. Quindi la seduta di insediamento del consiglio comunale sarebbe prevista per il 20 giugno e in quella sede l'assemblea dovrà votare la convalida degli eletti, ovviamente con tutte le presunte incompatibilità già sanate.

Altrimenti qualunque cittadino potrà presentare un esposto e sollevare il problema. A quel punto sarà un Tribunale a decidere se effettivamente Bandecchi potrà continuare a fare il sindaco. Viceversa, se il Tribunale confermasse il conflitto di interessi Bandecchi decadrebbe dalla carica e si dovrebbero rifare le elezioni.

Il Testo Unico degli Enti Locali che stabilisce i criteri per l'incompatibilità



Il nuovo regolamento comunale che elimina le autocertificazioni e introduce l'istruttoria

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