Medaglia d'argento per il ternano Francesco Rosati ai campionati italiani assoluti di lotta libera che si sono svolti al Pala Pellicone di Ostia. Una due giorni di gare piena di sfide importanti e con il pubblico sempre caldo. Oltre 100 atleti si sono contesi il titolo nazionale nelle varie categorie. L'atleta del Gruppo lottatori Molfino era impegnato nella categoria 74 kg e nel primo turno di qualificazione ha superato agevolmente Pietro Vadalà 4-0. Negli ottavi Rosati ha sconfitto Fabrizio Maria Elviri con l'ancor più netto punteggio di 5-0. Nei quarti il ternano ha affrontato e battuto Simome Ali mentre in semifinale ha sconfitto Nicolò Mastrofilippo. Contro il fortissimo Raul Caso, atleta nel giro della nazionale italiana e già secondo ai mondiali Cadetti e terzo agli europei Juniores, Rosati purtroppo è stato sconfitto anche abbastanza nettamente nel punteggio grazie a un'abile mossa di Caso che è riuscito a portarlo a terra e chiudere la presa per quattro volte consecutivamente, aggiudicandosi l'incontro per superiorità tecnica. Peccato perchè in realtà tutta questa differenza forse non c'era, ma Caso ha sfruttato a pieno le sue qualità in un mix di fortuna e bravura. Nella classifica a squadre, si è piazzato in prima posizione il Palomba Club con 39 punti, seguito dai Lottatori Livornesi con 37 e dall’Esercito Roma con 30. Con 9 punti il gruppo lottatori Molfino ha ottenuto la 16° posizione. Oltre a Raul Caso, tra coloro che si sono confermati campioni italiani di lotta libera rispetto al 2023 ci sono anche Abraham Conyedo (cat. 125 kg), Benjamin Honis (97 kg) e Gianluca Talamo (70 kg). Gianluca Talamo, in particolare, è arrivato al suo settimo titolo. Prima volta sul gradino più alto del podio assoluto, invece, per Liuzzi, Nini e Niccolini. Da sottolineare, poi, due finali molto combattute ed anche molto sentite dal pubblico del PalaPellicone: quella tra Pasquale Liuzzi e Danny Lubrano nei 61 kg e quella tra Gabriele Niccolini e Raffaele Matrullo nei 79 kg. Un pizzico di delusione nel post di Jonathan Molfino per il secondo posto del suo pupillo Francesco Rosati: "Non ci bastava, ma combattere con (e battere) campioni che hanno la possibilità di allenarsi costantemente in quell'estero dove la lotta primeggia, non è facile e quasi non possibile per chi deve studiare e lavorare come il nostro Francesco" commenta Molfino.

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