Marco Capuano e Salvatore Aloi inaugurano quella che, stando alle parole del dg Diego Foresti, dovrebbe essere la prima di una serie di conferenze stampa infrasettimanali che proseguiranno tutta la stagione. Argomento del giorno, l'esordio venerdì al Liberati con il Pescara, le ambizioni e il ruolo di favorita che più di qualcuno ha cucito addosso alla Ternana ma anche e soprattutto la trattativa per il prolungamento del contratto che riguarda il capitano.

Capuano e il rinnovo del contratto, a che punto siamo? "Stamattina c'è stato tempo per parlarne ma voglio pensare solo a giocare in questo momento e al debutto con il Pescara" ha risposto Capuano a precisa domanda. Che però rispetto alle lusinghe proprio del Pescara, lui che è nativo della città abruzzese, ammette: "Sono cinque anni che i giornalisti di Pescara provano a tirarmi dentro ma non mi ha mai cercato nessuno. Rimango a Terni, tanto non mi vuole nessuno anche perchè ormai comincio a essere vecchio" dice Capuano con una battuta.

Ancora Capuano, reduce dalla retrocessione dello scorso anno: "Sono stato assente le ultime partite e mi è dispiaciuto, ho provato a rimanere vicino alla squadra. Dobbiamo dimenticare ciò che è stato, ma al tempo stesso ricordarlo per mettere benzina per tornare lì. Siamo rimasti in pochi dell'anno scorso, è cambiata l'idea di gioco. Si gioca più palla, con il rischio di perderla. E' un gioco che ha il suo tempo, siamo un cantiere aperto. Il fatto di essere retrocessi non significa essere tra i favoriti per forza, io sono il primo che voglio vincere tutte le partite ma non sarà facile. Bisogna avere pazienza, abbiamo cambiato tanto e ci vuole tempo. Chiaro che dobbiamo partire forte ma non sarà tutto in discesa".

E' cambiato il sistema di gioco e i primi effetti sono evidenti a cominciare dalla costruzione dal basso: "Un gioco aperto con i terzini alti e il portiere. Quando non si trovano imbucate bisogna avere un piano B perchè altrimenti si diventa prevedibili e su questo stiamo lavorando".

Cosa cambia da Iannarilli a Vitali? "Iannarilli per anni ci ha salvato tanti risultati e ci dava sicurezza. Tommy è un ragazzo promettente che era sprecato a fare il terzo, è un portiere forte e adesso gli si chiede un gioco diverso, ha potenzialità enormi ma voglio giudicare durante campionato. E' entrato in un periodo particolare da secondo, ma quando sei il primo le pressioni e le responsabilità sono diverse soprattutto quando il gioco è diverso. Sta a noi dargli una mano".

Dal capitano Capuano a un altro elemento di esperienza, nuovo arrivato, Salvatore Aloi: "Dalla Ternana tutti si aspettano un campionato stratosferico, ma la Serie C è un campionato strano. C'è poco tempo, dobbiamo essere bravi a portare subito entusiasmo e i tre punti. Il ruolo di centro squadra nel nuovo modulo sicuramente è molto delicato, bisogna fare tutte e due le fasi dando protezione alla difesa e assistenza alle punte".

Quali sono le difficoltà maggiori in Serie C? "Ogni girone è diverso dall'altro, lo scorso anno ero a Pescara nel girone B e anche adess non vedo tante squadre e tante piazze di maggior valore rispetto al girone C. Parlando in generale la partita a volte richiede altre caratteristiche piuttosto che il gioco, a volte devi spallonare. Bisogna calarsi nella realtà e giocare in maniera sporca, a volte dai per scontato di vincere e invece è tutt'altro. Bisogna capire subito le situazioni".

Aloi ha ritrovato Tito con cui nell'Avellino affrontò la Ternana dei record: "Era una Ternana molto ostica, qui al Liberati festeggiò la promozione. Ad Avellino feci gol poi se non ricordo male segnò Laverone. Era una Ternana tosta, speriamo di diventarlo anche noi".