Antonio Cardona non si tira indietro. Non lo fa in campo e nemmeno nelle pubbliche relazioni. Così il buon Antonio si è presentato in sala stampa per fare chiarezza sull'ultima settimana incandescente vissuta dallo spogliatoio rossoverde. Non ha risparmiato qualche stilettata al tecnico ("L'intervento fatto in tv dopo la partita di domenica scorsa era meglio se lo avesse rivolto a noi nelle quattro mura dello spogliatoio") ma si è anche posto come garante circa l'impegno e la buona fede dei compagni. "Finchè vestirò questa maglia, vi assicuro che tutti remeranno dalla stessa parte - ha affermato Cardona - e posso promettere fin da questo momento che qualora mi dovessi accorgere del fatto che qualche compagno tira indietro volutamente il piede, verrei qui per fare i nomi e i cognomi". E' un fiume in piena, Cardona: "In settimana e nei giorni ancor precedenti sono state dette molte cose. Si è parlato di una riunione segreta dello spogliatoio con l'intento di estromettere il nostro tecnico. La cosa grave è che una riunione come quella doveva rimanere fra noi, invece qualcuno ha pensato bene di andarla a raccontare creando le basi per gravi incomprensioni. E' vero, ci siamo riuniti per parlare della nostra situazione e per individuare insieme cosa non va. Ed è stato anche sollevato il problema del tecnico se proprio lo volete sapere. Ma non da un punto di vista tattico. Al termine di quella riunione sono stato io a far presnte al tecnico cosa pensava lo spogliatoio. Ma questo non significa voler cacciare il tecnico. Si tratta di episodi che avvengono in tutte le squadre".
Alla domanda se qualche giocatore rossoverde possa aver giocato "contro" Giorgini, la risposta è stata lapidaria: "Cazzate. Vi pare che io possa accettare di far retrocedere la squadra della mia città per fare la guerra al tecnico? Non se ne parla. Ed il discorso vale per tutti i compagni".
Cardona ha poi fatto luce sulla famosa riunione tenuta dai giocatori: "Il signor Cappelletti non c'entra nulla. Non era nemmeno presente. E' stata un'iniziativa della squadra per confrontarsi e per capire come uscire da questa situazione".