"A San Siro giocano le squadre parrocchiali?" commenta sui social l'assessore regionale Enrico Melasecche. Apriti cielo. Si parla naturalmente del PalaTerni che, come annunciato anche dal sindaco Stefano Bandecchi, a causa degli alti costi di gestione potrà ospitare solo grandi eventi e non le società sportive locali. Il sindaco, lo ricordiamo, è anche amministratore unico della Pala Ternana Eventi srl che prenderà la gestione della struttura dopo che, terminato il collaudo dell'impianto, sarà operativo il contratto stipulato con il costruttore nonchè concessionario Salini. Tramite l'affitto, Bandecchi dovrebbe evitare ulteriori grane su possibili, eventuali, problemi di incompatibilità. Ma tornando al PalaTerni e al commento dell'assessore Melasecche, non l'ha presa bene la Generali Ternana Futsal, neo promossa in Serie A2 costretta a giocare a Massa Martana, anche a causa dei lavori al Pala Di Vittorio, che replica:

"In merito a quanto scritto dall'assessore regionale in un suo post relativo al PalaTerni - la nota della società - dobbiamo evidenziare delle palesi incongruenze con quanto ad oggi emerge per l'utilizzo del palazzetto. Se si fossero previsti prezzi accessibili alle associazioni sportive ternane, tra le quali ci sono alcune che già effettuano campionati di nazionali (forse il dott. Melasecche non sa che la nostra Asd è in Serie A2 ed ha un seguito enorme di tifosi) il palazzetto sarebbe stato accessibile anche da chi fa sport in città e non solo eventi. Il palazzetto è una struttura bellissima che le società ternane per gli elevatissimi costi potranno solo guardare da fuori. Questo è quello che succederà purtroppo. Se l'assessore proponesse confronti costruttivi si potrebbe trovare una soluzione, nel frattempo noi faremo la Serie A2 a Massa Martana perché Terni non ha strutture disponibili, una il Pala Di Vittorio con lavori in essere e l'altra il PalaTerni con le problematiche evidenziate. Noi siamo estranei alla politica ma auspichiamo che chi lo fa di mestiere oltre a postarlo su Facebook possa trovare soluzioni per chi, con fatica, cerca di fare sport in città".

Insomma il tema è l'accessibilità. L'impianto costa tanto, decisamente troppo, per le asd locali che Melasecche chiama, forse un po' ingenerosamente, "società parrocchiali". Parliamo di circa 250 euro all'ora che in una giornata piena diventano 2-3 mila euro. Tra manutenzione e utenze la cifra per chi gestirà la struttura si aggira su 1 milione di euro all'anno. E solo per montare e smontare il parquet ci vogliono 5 mila euro. I costi sono questi e al di là della polemica il punto è che se in Italia da anni ormai non si costruiscono più palazzetti dello sport un motivo c'è. A Milano i recenti Mondiali di scherma sono costati al comitato organizzatore circa 1 milione di euro: 750 mila euro per l'affitto di tutti e tre i saloni del PalaFiera e 250 mila euro di service. Ma, appunto, si tratta di un PalaFiera. Per di più a Milano, dove spesso vengono ospitati eventi, convention, presentazioni e manifestazioni sportive. Il PalaTerni, come noto, nasce non con la precedente amministrazione ma addirittura con quella prima ancora. Era il 2016 e l'allora assessore allo Sport, Emilio Giacchetti, commentava: "Finalmente sarà la casa dello sport ternano".

Sette anni dopo il mondo dello sport, e soprattutto delle infrastrutture sportive, è radicalmente cambiato. Solo il progetto del PalaTerni, e i suoi costi, sono rimasti invariati. Così come la voglia di buttarla sempre in polemica anzichè cercare una soluzione che possa mettere d'accordo tutti.