Il 23 febbraio è la data d'inizio del Mondiale Superbike 2024, al quale Danilo Petrucci parteciperà per il secondo anno consecutivo. Primo appuntamento per il pilota ternano il Gran Premio di Australia, sul circuito di Philip Island. La corsa al titolo iridato si preannuncia ricca di novità: sia per il nuovo regolamento del peso pilota+moto, che per i cambi di scuderia e i nuovi volti del circus. Il turco Raztliouglu che passato alla BMW, Jonathan Rea ha preso il suo posto alla Yamaha e così Axel Bassani si è preso la sella ufficiale della Kawasaki, poi c'è il ritorno alle competizioni di Andrea Iannone. I primi assaggi ci sono stati nell’arco di una settimana, l'ultima di gennaio, con i test di Jerez de la Frontera e di Portimao. In Spagna Petrux, a lungo nella Top 5 durante la seconda giornata, ha poi chiuso con il 9° tempo, in 1’38.907, con la Ducati Panigale V4 Rs in configurazione 2024 del Team Barni. “Per me non è stato un test eccellente. Sono contento, però volevo fare un po’ di più. Abbiamo le stesse problematiche dell’anno scorso. Sono veloce ma non riesco a fare quella differenza che fanno altri con la gomma nuova e con le gomme morbide. Mi devo impegnare a capire che cosa ci vuole. Non siamo lontani dagli altri, però di sicuro volevo stare più avanti in classifica alla fine di questa due giorni”. Queste le prime impressioni del ternano. Di segno diverso le dichiarazioni di Petrucci dopo i test conclusisi martedì scorso in Portogallo, dove ha girato in 1'39.956, ottavo pilota a scendere sotto 1’40, risultando più rapido rispetto a quanto fatto nel weekend di gara dello scorso anno sul medesimo tracciato durante la Superpole e, nonostante qualche problema di setup, si è detto pronto a lottare per le posizioni che contano fin dal primo round sul circuito australiano. “Sono abbastanza soddisfatto di questi test, anche se nella prima giornata abbiamo provato alcune soluzioni che non mi hanno aiutato, perciò siamo tornati all'assetto iniziale e i miglioramenti si sono visti - ha detto Petrux - con le gomme nuove non riusciamo ad essere incisivi, mentre poi con il passare dei giri il passo diventa molto competitivo e dobbiamo capire come risolvere questa situazione. Sono comunque contento dei risultati ottenuti, visto che i tempi sono stati incoraggianti nonostante Portimao non sia una pista che si sposa con le mie caratteristiche, con molti trasferimenti di carico per via dei saliscendi. Andiamo comunque in Australia con ottimismo, consapevoli di potercela giocare e di essere in una posizione migliore rispetto a quella in cui eravamo all'inizio dello scorso anno”.

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