Il Tabellino

ORVIETANA – SPOLETO 0 – 0

ORVIETANA: Beccaceci, Paletta, Simoncini (87’ Bianco), Annibaldi, Bernardini, De Vitis, Colangelo (63’ Chiumarulo), Locchi (75’ Cotigni), Danieli (91’ Idromela), Bertino, Keita. All. Fiorucci.

SPOLETO: Palanca, Coppola, Labonia, Marinaro (56’ Guatieri), Tommaselli, Scipioni, Di Patrizi (66’ Menegat), Lira Ferreira, Mortaroli (67’ Veneroso), Priorelli, Luparini (76’ Missaglia). All. Gagliarducci.

Arbitro: Agrò di Terni (Cardinali – Bizzarri)

L’attesa non è andata tradita, perché la partita è risultata gagliarda, seppur priva di segnature. Match pari, con lo Spoleto ben disposto e nella condizione di pungere nella prima frazione e l’Orvietana a rispondere bene nella ripresa, con quattro occasioni limpide e palla sempre ad un soffio dal palo. C’erano delle aspettative per vedere all’opera anche diversi ex, Palanca,Missaglia, Mortaroli, passati per Orvieto in tempi diversi. Dell’estremo difensore, acerbo ai tempi biancorossi, ha colpito di più la prestanza fisica, anche perché non chiamato direttamente in causa per interventi risolutivi. Missaglia, subentrato verso la fine, non ha trovato modo per incidere. Meglio Mortaroli, solito cavallo pazzo, imprevedibile e veloce come sempre. La terna arbitrale ha proposto un direttore di gara un po’ esagerato nel sorvolare su contatti duri, ma globalmente sufficiente e un assistente, quello sotto la tribuna, non sempre reattivo e altrettanto poco convincente in alcune decisioni. Equilibrio sostanziale quanto a occasioni per passare, perché se è stato bravo Beccaceci in un paio di circostanze, i palloni confezionati dalla formazione di Fiorucci hanno fallito il bersaglio per questione di centimetri. L’Orvietana, senza Dida, propone l’undici che sta diventando quello titolare, Gagliarducci risponde con un centrocampo di qualità e Luparini, con Mortaroli a sostegno, cui è affidato l’incarico di far male davanti. Keita si presenta con una galoppata di sessanta metri, conclusa con il tiro neutralizzato da Palanca, prima che lo Spoleto prenda le redini della partita, anche grazie agli inserimenti dei due esterni bassi e ai piedi buoni di chi gioca in mezzo. Beccaceci si oppone con un piede sul tentativo di Luparini, viziato da una dubbia posizione di partenza, compiendo, poi, un vero miracolo sulla legnata di Marinaro, alzata sopra la traversa. Lo scampato pericolo scuote l’Orvietana, per toglierle di dosso qualche paura e iniziare a produrre gioco e Colangelo a mischiare le carte con le sue serpentine. Il fantasista imbarazza Palanca, con una bordata dai venti metri, che coglie il portiere leggermente in controtempo, ma riesce a salvarsi. La ripresa se la aggiudica l’Orvietana, meglio equilibrata, mentre allo Spoleto non giovano i cambi, tutti offensivi, perché le idee si fanno più confuse. C’è solo un sinistro di Priorelli, finito alto di poco, poi quattro opportunità per i biancorossi, tutte di testa e su palle inattive, ma i tentativi di De Vitis, Keita, Cotigni e ultimo, Annibaldi, non riescono a mandare la palla alle spalle di Palanca.

Foto tratta dalla pagina FB Orvietana Calcio

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