Sono 130 gli iscritti alla 57^ Rieti-Terminillo, settima prova del CIVM. Una classica che torna dopo due anni, stavolta sul percorso lungo di 13 Km. + 450 m. Gara impegnativa per piloti e motori, forse, per tale motivo, abbastanza lontana dalle iscrizioni chilometriche di altre manifestazioni titolate. Ci sarà, ad ogni modo, Simone Faggioli, insieme a lui un bel gruppetto di protagonisti, pronti a raccoglierne l’eredità nel caso Simone s’imbattesse in qualche problema. Solo in questo maniera, storia alla mano, il nome del vincitore assoluto potrebbe essere diverso. Qualche orvietano, tra quelli attesi, non sarà della partita. Tra i presenti, Filippo Ferretti, Rodolfo Lorenzini, Michele Mocetti, Giammario Marrocolo, Valentino Polegri, Riccardo Trippini, erano dieci nell’ultima edizione disputata. Filippo e Kedda Racing che lo assiste hanno deciso di non toccare la Radical SR4, dopo la convincente prestazione del pilota ad Ascoli. Per lui e per gli altri cinque sarà la prima volta sul percorso lungo, quindi, nulla di raffrontabile riguardo i tempi di riferimento. Nella classe Prod S 1600 sono in quattro, Rodolfo Lorenzini si candida, fin da ora, a un posto sul podio. Nella RS 1.4, quattro avversari per Michele Mocetti (Mocetti Corse asd). Per lui, vale quanto affermato per Lorenzini. La RS 1.6 vedrà al via sette macchine. Riccardo Trippini (Race Project di Gabriele Bissichini), per la grande forma, sua e della macchina, si candida a favorito. Attenzione a Leonardo Leonardi (Orvieto Corse), galvanizzato dal successo al Bondone: potrebbe ripetersi, stante, anche in questo caso, la lunghezza del tracciato. Giammario Marrocolo, team Mocetti Corse, ha scelto una gara non facile per l’esordio stagionale. Si spera confermi i progressi notati nel 2021.
Valentino Polegri, la cui partecipazione era stata in forse, ha il podio a portata di traguardo. Sono in tre e basterà non commettere errori. Siccome difficilmente si accontenta, andrà a caccia del gradino più in alto.