La città ha risposto presente e un Pala Di Vittorio delle grandi occasioni ha fatto da cornice alla finale playoff per la promozione in C1 della squadra di Calcio a 5 del Circolo Lavoratori Terni.

Un primo tempo con un C.L.T. che si trova subito sotto ad inizio partita, che gioca bene ma si dimostra un po' contratto. Va ricordata anche l'età media molto bassa degli aziendali che sentono molto la partita e sciupano troppo subendo le ripartenze devastanti degli avversari. Tre azioni fulminee portano ad altrettanti gol degli ospiti (Fini, Iannuccielli, Fini).



Sembra ormai fatta per il Castelgiorgio, squadra di categoria con giocatori esperti che hanno nelle corde la gestione del vantaggio maturato ed invece succede quello che non ti aspetti, quello che sembra troppo difficile da realizzare, la "rimonta perfetta" con una scenografia degna del miglior thriller. Gli aziendali entrano in campo nella ripresa con un altro piglio, più determinati e volitivi.



Grazie ad una giocata personale di Simone Testa gli uomini di mister Silvi trovano la rete dell'1-3, intanto le lancette del cronometro avanzano e la partita sembra di nuovo bloccata, anche per via di Palazzo, estremo difensore ospite autore di una prestazione degna di nota. Mister Silvi decide di provare con il portiere di movimento rischiando subito di subire il gol a porta vuota con il tentativo del solito Fini, ma la compagine ternana non molla e ci prova anche sospinta da una tifoseria che si scalda minuto dopo minuto ripagando lo sforzo profuso dai ragazzotti gialloblu.



Proprio con il portiere di movimento trova il gol del 2-3, siglato a conclusione di un buon giro palla, dal giovane Mirko Mellini. Gol che è la svolta della partita infatti mentre le squadre stanno tornando a centrocampo il Castelgiorgio subisce un espulsione, applauso sbeffeggiatorio all'arbitro; dalla successiva superiorita numerica arriva la rete del pareggio ad opera del capitano Juri Capotosti con conseguente tripudio sugli spalti.



Il Di Vittorio ormai è una bolgia, gli ospiti sono sulle gambe ristabilita la parità numerica sembrano rallentare i ritmi e quando tutti si preparano ai supplementari ecco arrivare ad un minuto dalla fine il missile terra-aria di Francesco Persichetti che con una bordata da fuori centra l'incrocio dei pali. L'ultimo minuto scorre via liscio ed al triplice fischio è tripudio generale. Ennesima prova di cuore, di gruppo, di generosità e determinazionene, caratteristiche che unite al bel gioco danno vita al "DNA gialloblu".