Gli auguri di Natale nell'area ospitality prima del match con la Fermana sono stati l'occasione per un vivace confronto sul Libero Liberati. Da una parte il presidente Stefano Ranucci, alla sua sinistra l'onorevole Raffaele Nevi e a destra il vicepresidente della Regione Umbria Fabio Paparelli. Vicino ai due il club manager Paolo Tagliavento e il senatore Leonardo Grimani. Intorno al tavolo il presidente del consiglio comunale Francesco Maria Ferranti e i consiglieri comunali Dominici, Filipponi, Gentiletti, Brizi, Rossi. La discussione si accende quando arriva l'assessore allo sport Elena Proietti. La Ternana sta infatti aspettando ancora una risposta dopo la manifestazione d'interesse per l'acquisto dello Stadio Liberati. Ma prima ancora di quantificare attraverso una perizia il reale valore dell'impianto (che potrebbe aggirarsi sui 4 milioni) è necessario capire se da parte della Giunta c'è la volontà o meno di procedere all'operazione. Il primo a sorprendersi, paradossalmente, è proprio il presidente dell'assemblea di Palazzo Spada: "La Giunta non ha ancora coinvolto il consiglio comunale, credo sia necessario che l'assemblea esprima un indirizzo in tal senso" attacca Ferranti. Ranucci scuote la testa e la temperatura sale. La Proietti parla di lentezze della burocrazia e mostra imbarazzo anche per le spese che la società ha dovuto sostenere per restaurare i murales in Curva Sud e Curva Est e per tutte le altre che sarebbero in capo all'amministrazione. A Ranucci non sono andati giù i costi che Palazzo Spada ha sostenuto al Pala Di Vittorio per le Ferelle: "Non è per la cifra, perchè noi 800 euro li spendiamo per l'acqua minerale di cui ha bisogno la squadra. Ma è una questione di principio" spiega. E con la Champions League di Calcio a 5 femminile assegnata a Terni anche grazie all'impegno in prima persona dell'assessore Proietti, l'impegno del Comune per rimettere a posto il Pala Di Vittorio salirà ulteriormente. Mentre la Ternana, che ad oggi aspetta ancora una risposta per la sua manifestazione d'interesse all'acquisto del Liberati, spende per i murales, per l'acqua ("4 volte più del dovuto visto che non è possibile fare la voltura" precisa Ranucci), per le luci, per la risistemazione del campo Taddei e degli altri locali dello stadio come la palestra di pugilato dove allenava il mitico Nello Sabbati che vengono utilizzati anche da altre realtà sportive ma i cui costi ricadono completamente sulla Ternana. "Vogliamo sapere se all'amministrazione comunale interessa o meno la nostra offerta" ribadisce il presidente. Paparelli chiede un impegno bipartisan per valorizzare il patrimonio Ternana e pure Nevi incalza l'assessore che a sua volta promette un primo step: "Riunire al tavolo il sindaco e gli assessorati a sport, bilancio e lavori pubblici". "Con la passata amministrazione - ricorda Ranucci - il dialogo era continuo e siamo riusciti a risolvere questioni delicatissime in poco tempo, pur con tutte le difficoltà che c'erano in quel momento". Caso vuole che in Giunta, oltre ai ternanissimi Latini e Proietti, ci siano anche il riminese Dominici (acceso tifoso della squadra di recente battuta dalla Ternana) e il perugino Melasecche che nonostante le proprie origini pare non abbia gradito lo scotto della retrocessione dello scorso anno della Ternana.

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