Un pomeriggio amaro per Cristiano Lucarelli che nel commentare la pesante sconfitta del Pisa si assume tutte le responsabilità.

"E' troppo presto per capire in cosa ho sbagliato. Me la voglio rivedere ma, a prescindere, prima di capire nei particolari, mi assumo io la responsabilità, ci metto io la faccia. Continuiamo a indirizzare gli episodi sempre a sfavore nostro, perché spesso e volentieri spianiamo noi la strada all'avversario. Resto dell'opinione che se non avremo la mentalità d'acciaio faremo fatica a battere le rimesse laterali, non a vincere la partita. Non siamo squadra, non ci aiutiamo, prendiamo gol con una facilità disarmante e li prendiamo sempre e comunque a difesa schierata. Non siamo presuntuosi, noi di gol su ripartenze non ne abbiamo presi. Prendiamo gol sui calci da fermo e a difesa schierata. Non stiamo bene fisicamente e mentalmente, non siamo un squadra. Mi prendo io le responsabilità.

Però anche su certi errori individuali mi prendo la responsabilità, perché sono l'unico che ho le palle per farlo. Siamo stati osannati e ora siamo dei coglioni. L'anno scorso ho preso tanti applausi, è giusto che devo alzare la mano se la squadra è cosi labile. Non sono preoccupato, non siamo allo sbando, penso che risorgeremo. E' troppo facile dire che se fossi stato in campo mi sarei riportato nello spogliatoio qualche dente o setto nasale. Avrei perso ma in un'altra maniera. Ora devo prenderli per mano. Abbiamo qualche giocatore di garra? Se ci mettiamo a far a cazzotti le prendiamo da tutti. Sono serenissimo perché tecnicamente non ci stanno 4 gol tra noi e il Pisa, che merita di stare davanti, hanno approfittato dei nostri errori. Massimo rispetto anche per la Reggina, ma non considero nemmeno con loro la differenza di 3 gol. Devo considerare quanta voglia abbiamo ancora di fare queste brutte figure. Se perderemo le prossime dirò sempre che è colpa mia, ma voglio vedere anche se qualcuno si stanca di perdere tutte le partite e avere sempre quello che si prende la responsabilità, meglio se mi faccio anche io un bell'esame di coscienza.

Resto male perché la squadra in settimana aveva lavorato benissimo, li avevo visti vogliosi e con il brutto piglio. Tante volte siamo arrivati a metterli in difficoltà. Noi ora siamo vulnerabili, prendiamo gol facilmente e ora facciamo un po' più di fatica. Abbiamo fatto meglio della partita contro il Brescia, ma il 4-1 fa vedere tutto in un altro modo. Spero che non ci siano più motivi per venire qui a dire che è colpa mia. Ora siamo un gruppo non ancora una squadra. I nuovi acquisti ancora non stanno bene e non hanno assimilato le nostre idee. Si sono un po' dimenticati quelli che erano i nostri concetti. Vorrei vedere in partita quello che facciamo in allenamento, come era l'anno scorso. I metodi sono rimasti gli stessi. Mi piacerebbe almeno provare a farlo, oppure chiuderci dietro e buttare la palla avanti.

Nel secondo tempo la squadra si era smarrita e ho cambiato per mandare dei segnali un po' a tutto il gruppo, che se sostituisco Donnarumma e Falletti vuol dire che stiamo sbagliando un po' tutti e che non guardo in faccia a nessuno, nemmeno ai nomi.

Noi andiamo sotto subito, non abbiamo nemmeno il tempo di prendere fiducia. Abbiamo pareggiato e mentre esultavamo ci hanno preso il 2-1. In questo modo diventa complicato, metterebbe moralmente giù anche un toro. Prendiamo gol in una maniera che poi la squadra un po' si smarrisce. Alla fine gli episodi nel calcio hanno un peso specifico, noi ce li portiamo sempre contro. Poi diventa difficile anche battere un semplice fallo laterale.

C'è paura, basta vedere i 9 gol che abbiamo preso in queste tre partite. Ai ragazzi dico di stare sereni. Ci sono squadre che hanno vinto le prime 4 partite e poi sono retrocesse ma anche squadre che hanno fatto pochissimi punti nelle prime partite e hanno vinto il campionato. Siamo in una fase di apprendistato.

Partite facili in B non ce ne sono, è l'unico campionato in Europa in cui l'ultima può andare a vincere in casa della prima. Dopo aver rivoluzionato la rosa, molti giocatori non sono brillanti, si vede a occhio che la squadra non corre, non è reattiva, non è brillante, non dà intensità alla manovra. Avevamo messo in preventivo il calendario difficile. Dobbiamo lavorare sul modo in cui prendiamo gol e anche il fatto che di concetti che hanno fatto la nostra fortuna lo scorso anno, per il momento non se ne vedono. Sono emersi contro il Bologna e non a caso l'abbiamo vinta. Se si va con un filo di gas è difficile".

Foto di Stefano Principi

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