Resta alta la tensione tra il Comune e la Ternana Calcio sulla nuova convenzione per il Liberati. "Ipotizzare tempi precisi è prematuro ma per giugno, quando la squadra dovrà iscriversi al prossimo campionato, sarà tutto a posto" rassicura il Latini intervistato da Il Messaggero nell'articolo a firma di Paolo Grassi. Latini chiarisce anche la disponibilità del Comune a rivedere i termini della convenzione, a cominciare dalle spese di manutenzione che Bandecchi ritiene eccessive. "Lavoriamo con celerità - prosegue il sindaco - ma le procedure per l'assegnazione degli impianti sportivi a rilevanza economica sono quelle".

L'attuale concessione, in scadenza al termine del campionato 2021-2022, prevede un canone annuo di 10 mila euro che la Ternana versa al Comune quale importo di locazione e l'impegno ad effettuare lavori di manutenzione straordinaria per un importo di almeno 100 mila euro, pena il pagamento di una fidejussione pari alla differenza fra i lavori svolti e tale cifra. Condizioni che Bandecchi ritiene troppo onerose. Ma c'è un altro passaggio importante nell'intervista del sindaco. A quando i contatti con la Ternana per un punto di accordo? "Il Comune lavora da ente pubblico cercando di fare le cose al meglio e ponderando tutti gli interessi in gioco". Ed è proprio questo passaggio a far scattare l'ennesima replica di Bandecchi.

"Ho letto le dichiarazioni del sindaco sul fatto che ho detto che siamo in ritardo sull'assegnazione dello stadio - esordisce il patron su Instagram - è vero che secondo le leggi dello Stato per assegnare uno stadio serve un bando pubblico. Ma è altrettanto vero che Tagliavento ha fatto presente alla dirigente Barbon che avevamo bisogno di un accordo diverso rispetto all'attuale, troppo oneroso dal punto di vista economico e anche penale. Tutte le situazioni penali ricadono sul presidente della Ternana che non ha costruito lo stadio e non vorrebbe certe rogne. E' passato un anno e ancora sento dire che stiamo lavorando al bando".

E ancora: "E' vero che i Comuni hanno degli interessi e le società private ne hanno altri, ma a volte si parla di questi interessi. Dire che non si parla con la Ternana perchè gli interessi sono diversi è una cazzata stratosferica, so quello che dico perchè ci sto con la testa. Noi useremo lo stadio e chiunque lo prenderà in affitto alla fine dovrà darlo a noi. Gli interessi o sono comuni o sono totalmente diversi. Solo con interessi comuni andremo avanti. Lo dico in maniera chiara e netta. Noi imprenditori ci mettiamo i soldi, ci ricordiamo le date, parliamo con chiarezza. E alla fine arrivano a un punto. Almeno gli imprenditori che lavorano in maniera seria e campano di mercato, non certo grazie agli appalti. Quelli che campano, tanto per capirci, perchè un prosciutto è più bono di un altro". Altra polemica, senza dimenticare il centro sportivo.


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