Frustrazione per un altro risultato positivo che la Ternana avrebbe meritato, ma che è sfuggito di mano quando sembrava che i rossoverdi avessero ormai in pugno l'avversario rimasto in dieci per l'espulsione di Ravanelli. Il presidente Nicola Guida ha cercato di rasserenare l'ambiente ribadendo la fiducia in Lucarelli che lavora con un gruppo unito. Ma il tecnico è apparso molto nervoso e contrariato per delle voci, un chiacchiericcio da gossip lo ha definito, che hanno preceduto la partita di questa sera.

"Ringrazio il presidente per le sue parole, ma ci sono state voci messe in giro ad arte addirittura di un mio litigio con Falletti, un giocatore per il quale mi sono speso, che ho fatto capitano e per il quale mi sto impegnando per fargli rinnovare il contratto. Non capisco l’utilità delle voci che sono circolate questi giorni sul mio conto e sui miei giocatori, io posso andare via anche domani mattina, io lo so benissimo perché alleno la Ternana, la alleno perché 5 allenatori si sono rifiutati con Leone e altrettanti con Capozucca perché c'era da rifondare una squadra e l’unico che ha accettato sono stato io. So che posso andare a casa un’altra volta ma ho la coscienza pulita perché lavoro dalla mattina alla sera con il mio staff, uno dei migliori che non hanno neanche in Serie A. La gestione delle sconfitte a Terni è una cosa vergognosa, sempre a cercare il colpevole. Ora capisco perché la Ternana è 50 anni che non va in Serie A. Io mi chiedo cosa c’hanno nella testa tanta gente di mezza età che insulta con i bambini per mano dai Distinti. Qui bisogna salvarsi, qui è l’anno zero e tutti lo sanno, io ci metto la faccia da sempre e se io ho un contratto è perché me lo sono meritato, con 18 record, con 90 punti e l’unico trofeo nazionale che la Ternana ha in bacheca. Io ci metterò il sangue per salvare la Ternana".

Un fiume in piena Lucarelli e poi il discorso va finalmente sulla partita: "Abbiamo perso su degli episodi, sui quali ho responsabilità, perché non sono riuscito a indirizzarli. Sono contento per l'impegno che ha messo la squadra, perché ha dato tutto. Sul campo bagnato con la palla più veloce la squadra ha provato tante soluzioni. Queste sono partite che ti aiutano a crescere, siamo partiti in ritardo e non abbiamo giocato contro formazioni della nostra stessa categoria e un po' come giocare amichevoli di lusso adesso. I ragazzi hanno tenuto ritmi alti, aggressioni, unica difficoltà i risultati".

Sui singoli e sullo stato di forma il tecnico ha detto: "Per Favilli la staffetta con Raimondo era stata programmata, ho chiesto al giocatore se poteva darmi altri dieci minuti, ma non ce la faceva più. Dal punto di vista fisico sono indietro Labojko uno che però ha fatto vedere di avere buone geometrie, Capuano e Casasola che comunque ha fatto una buona partita. Dionisi può essere un leader ma non solo in mezzo al campo. Lo conosco bene per averci giocato insieme, ha l’esperienza giusta per farlo. Caratterialmente è uno che non ci sta a perdere e anche tecnicamente ci darà una grande mano".




Foto di Stefano Principi