Tra la strada e la luna, Storie di vita e sport. Presentato alla biblioteca del Circolo Lavoratori Terni il primo libro scritto da Stefano Lupi edito da Incandenza. "Una raccolta di racconti per dare giustizia alle tante storie di sport e di vita di questa città" ha spiegato l'autore nella sala gremita da quasi 200 persone, nononostante la contemporaneità con l'evento di Umbrialibri con ospite Aldo Cazzullo.

Sedici racconti, altrettante storie di campioni ternani: "Dalle strade cittadine alla luna della gloria sportiva". La pista, il campo, la palestra diventano l'arena sportiva dentro cui incastonare imprese epiche che meritano, come ogni buona storia che si rispetti, di essere raccontate. Come quella di Guido Balzerini, sciabolatore nativo di Castel di Lago, che a Parigi nel 1924 conquistò a 49 anni quello che tuttora rimane l'oro più anziano mai vinto da un atleta italiano alle Olimpiadi.

E ancora la "luna interrotta" di Renato Perona, oro a Londra 1948 nel tandem con Terruzzi battendo in finale i fortissimi inglesi padroni di casa. Un campione che Lupi ricorda ormai a fine carriera che frequentava il Bar Minerva con indosso spesso una maglia con i fregi olimpici. "Aveva raggiunto la sua luna, ma non ebbe la perseveranza di tenerla. Per lui la medaglia d'oro fu più difficile portarla che vincerla" racconta l'autore.

E poi ancora Enea Armeni, inventore del cambio sulla bicicletta. Un visionario così come Tullio Campagnolo, simboli di una società in trasformazione che ribolliva. Come Giorgio Tonato che nella Terni del dopoguerra con una palla di pezza sognava di diventare calciatore ed è riuscito a coronare quel sogno. Storie epiche come quella del ginnasta Camillo Pavanello, primo olimpionico d'Italia nell'edizione pioneristica e un po' improvvisata dei Giochi di Parigi del 1900.

Nel libro spazio anche per il pugile Amleto Falcinelli, la cui storia si intreccia con quella di un pugile ebreo dei balcani che - prigioniero nei lager nazisti - era costretto a sfidare con sanguinosi combattimenti da vita o morte altri compagni di sventura. Rimase imbattuto, condannando incolpevolmente a morte centinaia di altri prigionieri, fino a quando - dopo la prignionia, una volta terminati i campionati italiani di pesi mosca che si tennero proprio a Terni - non venne sconfitto sul ring proprio da Falcinelli.

Gli ultimi tre capitoli del libro sono dedicati alla Ternana. La prima e unica partita vista al vecchio stadio di viale Brin giusto in tempo prima del trasferimento nel nuovo stadio Liberati. Lupi celebra anche la figura di Ferdinando Creonti "la sintesi dell'uomo rinascimentale" come lo definisce, tra coloro che contribuirono a fare grande la Ternana negli anni 60-70, "un uomo a cui la città sarebbe ora che intitolasse una via o una piazza". Ovviamente c'è un capitolo per la Ternana di Corrado Viciani e Giorgio Taddei, la prima in Serie A: "La classe operaia che va in paradiso, il delirio di una città dove le stoffe rosso e verdi diventarono introvabili". Ma anche la vittoria dimenticata, quella della seconda promozione con Enzo Riccomini: "Che ingiustamente nella memoria collettiva resta una luna minore".

Nella foto Stefano Lupi con l'editore Massimo Colonna



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