E' andato perfino in ritiro spirituale, Roberto Breda, nella settimana di Ternana-Modena (sabato ore 14 al Liberati). "In verità era andato al Lago di Piediluco, ho visto il paesino su in cima (Labro) che è veramente spettacolare. Ma non sono andato in ritiro spirituale, anche se l'ambiente è un po' così".

Dopo i quattro gol di Genova come arriva la Ternana a questa partita? "Arrabbiata, con tanta voglia di far bene e la consapevolezza che sono i particolari a fare la differenza. Non credo sia giusto parlare della partita di Genova in maniera superficiale e dire che è stata una debacle. Per 80 minuti abbiamo fatto quello che dovevamo fare, recuperando una squadra forte e buttando tutto al vento in dieci minuti. Questa è la lettura completa che abbiamo dato. Ogni momento della gara deve avere i giusti atteggiamenti. Il Modena non vive un buon momento ma ha bisogno di far punti. Noi dobbiamo essere più intensi e determinati".

Perchè quei dieci minuti e perchè ancora una volta il finale ci ha punito? "Gli aspetti che abbiamo analizzato sono principalmente due: bisogna tenere sempre alta l'intensità e anche io dovevo cambiare prima e di più, poi l'impatto emotivo degli episodi deve essere diverso. Il terzo gol un minuto dopo il secondo non è questione di intensità fisica, ma di essere andati fuori giri sul piano emotivo. Il secondo gol ci può stare, il terzo no. Come gruppo dobbiamo rimanere fedele agli 80 minuti, giocati in uno stadio importante come il Ferraris in un momento delicato del campionato".

Più nel dettaglio? "Nel dettaglio quali cambi sono questioni tattiche e sono questioni nostre. Pyythia si è allenato e sta bene".

Ternana in difficoltà sui calci d'angolo? "Non facciamo male male, a volte riusciamo a gestire bene queste situazioni. Il fallo di mano del rigore è stato frutto di tanti rimpalli, dovevamo provare a liberare l'area ma la gestione del corner non è stata sbagliata a livello assoluto. Cambiare approccio ci vuole tempo, l'idea è continuare così e migliorare nei particolari".

Giudizio su Sorensen? "Non mi piace mettere la croce addosso ai ragazzi. Ogni azione ha dentro errori di giocatori diversi. Come prima lo rivendicavate a man bassa, adesso tanti fanno l'opposto. Ha giocato in un ruolo non suo potendosi preparare solo un giorno prima della partita. A parte questo le mie scelte sono frutto di tante letture. Domani può giocare Sorensen, come Boloca oppure possiamo anche giocare con tre mancini (Capuano, Lucchesi, Dalle Mura ndr)".

Rimpianti per la cessione di Mantovani? "Non mi piace rivendicare con i se e i ma. Abbiamo fatto bene anche senza Mantovani. Gli infortuni di Sgarbi e N'Guessan ci hanno penalizzato ma fa parte del gioco. Ogni squadra ha giocatori che hanno finito la stagione. Non c'è da piangersi addosso, ma solo lavorare e creare alternative. In fretta perchè il tempo è poco".

Negli occhi dei giocatori non c'era voglia di vincere, motivo per cui hanno sbagliato tante cose anche semplici? "Abbiamo sbagliato tanto dall'inizio ma è dipeso anche dai nostri avversari. Fino al nostro 1-1 non c'è stato proprio un dominio della Samp, siamo andati sotto ma non abbiamo prestato il fianco. Nel finale abbiamo spento il cervello. Dopo l'1-1 l'idea era di provare a vincere ma non abbiamo avuto l'intensità delle altre volte. I cambi della Samp hanno funzionato, io ho sbagliato a non cambiare di più e prima. Anche se un cambio lo avevo sprecato all'inizio. Il secondo l'ho fatto sull'1-1 quando non stavamo soffrendo. L'errore forse è stato non considerare che in fondo anche l'1-1 a Genova non era un brutto risultato. Invece dopo il secondo gol ci siamo esposti alla delusione, non dovevamo prendere il terzo gol".

Amatucci sta accusando un po' di stanchezza?
"Ha fatto un buon primo tempo, nel secondo tempo ci siamo allungati. Avevamo tanti centrocampisti in fase offensiva ed è successo che ne lasciavamo uno da solo. E' venuta meno la lettura degli spazi e alla lunga può essere sembrato stanco".

Possibile un cambio di sistema di gioco? "Con la difesa a 4 cambierebbe tutto e io non credo che sia tutto da buttare via. Per come siamo adesso siamo abbastanza bravi a prenderli alti, anche quando siamo compatti. La gara comporta diverse interpretazioni, ormai parlare di difesa a tre o quattro non è semplice perchè è un continuo spostarsi e leggere le situazioni".

Dieci punti nelle ultime dieci partite sia per la Ternana che per il Modena. "Squadra costruita per obiettivi importanti, hanno fatto un percorso importante e ora stanno tirando il fiato. Sono in zona tranquilla, non lontanissimo da noi. Dovremo essere bravi ad avvicinarli, ma a questo punto ogni partita è difficile e bisogna dare il massimo".

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