La sconfitta col Verona ha lasciato il segno, ma Carbone è deciso a voltare pagina già dalla trasferta di domani a Vercelli, primo di due impegni consecutivi lontano dal Liberati, a cui seguirà la gara di Trapani: "Non andiamo in panico, la squadra bisogna supportarla. L'importante per me era vedere una reazione, ho già avuto risposte nei primi giorni della settimana a livello di attenzione e intensità, i ragazzi erano attenti e concentrati, hanno fatto allenamenti importanti".

Formazione fatta per dieci undicesimi, anche se Carbone si tiene stretto il dubbio: "La mia scelta è creare equilibrio tra le due fasi, non possiamo pensare di essere l'attacco più prolifico e la difesa meno battuta. Dobbiamo aggredirli alti perchè ne abbiamo le qualità. La Pro Vercelli è una squadra che gioca bene e che ha raccolto poco, saranno affamati. La differenza la farà chi avrà più motivazioni per vincere".

Una buona squadra quella piemontese, anche se un punto dietro in classifica: "Hanno fatto delle ottime partite, giocano a calcio, hanno un buon palleggio e partono da dietro. Chi gli togliere? Sicuramente Mammarella che ha un sinistro micidiale su calcio piazzato. Questa settimana ho insistito molto sul possesso, ho sempre cercato di dare un'impronta di giocare palla a terra, trovare scambi centralmente con inserimenti delle mezzali e dei terzini".

Sono tornati in gruppo La Gumina e Sernicola, di ritorno dagli impegni nazionali, mentre sono ancora assenti Valjent, Di Noia, Della Giovanna e Di Livio, oltre a Dugandzic e Tascone. La formazione provata è un 4-3-1-2 con Zanon, Masi, Contini e Germoni in difesa, Coppola, Bacinovic e Defendi a centrocampo, Palumbo trequartista dietro a Falletti e Surraco: "Non ho alternative all'attacco leggero. Avenatti ha 6-7 punti in bocca e non può giocare, magari averli in classifica. La Gumina è mancato tutta la settimana, ma può essere un'alternativa a Surraco, così come Palombi".

Necessario portare Falletti più vicino alla porta: "Fa sempre la cosa giusta, ma spesso non è decisivo. Palumbo sulla trequarti per dare una mano a centrocampo e non far sfiancare Falletti, che così giocherebbe più vicino alla porta. L'intesa Masi-Contini non mi preoccupa, hanno lavorato tutti allo stesso modo. Qualcuno ha più minutaggio, qualcuno meno, ma mi fido dei ragazzi".