Simone Longarini lascia. E' ufficiale.

Con una nota pubblicata sul sito della Ternana Calcio, l'amministratore unico conferma la volontà di passare la mano. Ma rispetto al passato, usa toni perentori e ineluttabili. L'incipit "Lasciamo la Ternana, ci congediamo con immensa tristezza" non lascia aperto il minimo dubbio.

I motivi di questa decisione che in un certo modo era ventilata nelle ultime ore risiedono "nell'impegno economico richiesto molto gravoso e per diverse ragioni non più sostenibile dalla mia famiglia". Parla di situazione complicata a livello personale Longarini e di contesto congiunturale del Paese difficile sia amministrativamente che economicamente. Insomma seppur con dispiacere, Simone Longarini dà la notizia che farà gioire i detrattori e getterà nello sconforto chi ha sempre preferito la sua presenza e quella della sua famiglia piuttosto che la fine del calcio professionistico a Terni.

Preso atto della decisione di Simone Longarini, resta ora da capire cosa riserverà il futuro. "Siamo alla ricerca di investitori interessati a rilevare la Società" scrive Longarini, anche se, ammette "ad oggi i nostri tentativi di trovare un successore (esperiti negli ultimi 6 mesi in maniera silente e nella riservatezza dovuta dalla pendenza del campionato) non hanno avuto successo". L'au lancia poi un vero ultimatum: "Chiunque dia prova di avere i necessari requisiti di solidità economica potrà verificare i documenti sociali presso lo studio dell’Avvocato Massimo Proietti di Terni, ma lo dovrà fare a strettissimo giro, poiché entro il 15 Giugno la Ternana Calcio deve essere in grado di fornire le necessarie garanzie per l’iscrizione al prossimo campionato di Serie B".

Eccolo il crocevia atteso negli ultimi 13 anni da tutti i tifosi rossoverdi, sostenitori e detrattori della famiglia Longarini. Ecco il punto di non ritorno. La resa dei conti definitiva. Vivere o morire. Longarini lascia e la Ternana Calcio nel giro di tre settimane deve trovare un acquirente altrimenti non si iscrive al prossimo campionato di Serie B, faticosamente salvato sul campo. A meno che Longarini non abbia l'asso nella manica e non voglia dirlo. Ma sembra francamente impensabile, perchè altrimenti avrebbe potuto e dovuto comunicare il passaggio di consegne nelle mani del nuovo proprietario.