La prima notizia è l'esclusione di Angiulli dai convocati per la trasferta di Ascoli.Mister De Canio spiega che si tratta di scelta tecnica "siamo in tanti" e che non c'è motivazione fisica o disciplinare. Ma l'esclusione del centrocampista è sicuramente inattesa, a differenza ovviamente di quella di Signorini (squalificato) e Vitiello (affaticamento muscolare). Invece Paolucci è convocato, anche se difficilmente sarà in campo.

Sarà una partita delicatissima per entrambe le squadre anche se a livello ambientale la situazione dell'Ascoli, dopo l'aggressione a Venditti e Parlati di qualche giorno fa e il furto al Centro Sportivo della notte scorsa, è sicuramente più infuocata: "Sono aspetti che secondo me non determinano più di tanto - dice De Canio - nel senso che sarà lo sviluppo della partita a dire se sia un problema o meno. La nostra cena l'avevo inizialmente offerta io per stare insieme ai ragazzi, poi la società è voluta essere presente, la faremo ancora. Quello che è accaduto metterà l'Ascoli in condizione di esprimere maggiore agonismo e questo per loro può trasformarsi in modo positivo o negativo in base a come risponderemo noi. Dipende dai punti di vista, noi dobbiamo giocare con determinazione evitando nervosismi inutili. E' una partita importante per entrambi, potrà essere decisa da un episodio e chi avrà la lucidità necessaria ad interpretare le situazioni avrà la meglio".

A che punto è il lavoro di sistemazione della squadra nella ricerca dell'equilibrio difensivo e offensivo? "Il periodo migliore per fare questo lavoro è durante il ritiro estivo perchè c'è modo di provare e sperimentare. Facendolo invece in questo periodo bisogna andare in fretta. Sono stupito della massima e totale disponibilità dei ragazzi a recepire, sono encomiabili perchè hanno dedizione totale nel voler apprendere e sono sempre attenti. Allenarsi dà la possibilità al calciatore di prepararsi meglio, poi ognuno può incappare in una giornata non esaltante. Non sono alibi o giustificazioni, ma fa tutto parte della gara. Bisogna ottimizzare gli aspetti positivi e dobbiamo giocare questa parte finale di campionato con lo stesso spirito di queste ultime partite. Anche nelle sconfitte di Bari e Venezia abbiamo dimostrato voglia di uscire da questa situazione. Dobbiamo avere orgoglio, carattere e dignità verso una città che ha una sua storia calcistica".

Sfida nella sfida sarà il confronto tra i due tecnici: "Per Cosmi allenatore parla la sua storia. Abbiamo un percorso simile, anche lui vive il calcio con passione. Ci siamo affrontati poche volte, una cosa che gli invidio fuori dal campo è il premio che ha vinto per il libro che ha scritto".

In settimana ha provato anche Repossi: "Ho bisogno della partecipazione attiva dei calciatori e che facciano quello che io chiedo. Repossi ha qualità tecniche e atletiche che possono essere utili, così come Carretta e Piovaccari ciascuno in maniera diversa. Sono aperto a tutte le soluzioni. La Preparazione mentale va di pari passo con quella atletica e tecnica. Un aspetto su cui posso giocare è l'orgoglio e l'amor proprio. Siamo ultimi ed è un dato di fatto, non un'offesa. Tanti giocatori non hanno esperienza in questa categoria. Non è il modulo che fa vincere le partite, ma l'organizzazione, la mentalità e la capacità di affrontare i momenti favorevoli. Ognuno cerca di sfruttare al meglio le proprie caratteristiche. In ogni sistema di gioco ci sono aspetti favorevoli e sfavorevoli. Ciò che cambia è la qualità degli interpreti".

Due ex rossoverdi inseriti nel suo staff tecnico: "Brevi l'ho voluto perchè è stato mio giocatore al Genoa e perchè era quello più vicino a me, Fabris perchè ha già avuto esperienze di conduzione della squadra e in allenamento questo aspetto è molto importante. Il lavoro dell'allenatore non è solo scegliere il modulo ma ci sono le preparazioni delle esercitazioni, i discorsi da fare a ogni singolo giocatore. E' un lavoro da 13-14 ore al giorno. Quindi più gente c'è nello staff e meglio è".