Dalla manifestazione di interesse a maggio all'offerta vincolante di settembre. La Ternana è pronta ad acquistare i terreni comunali di Villa Palma per realizzare il nuovo centro sportivo. Ma dal Comune ancora nessuna risposta nè sull'offerta economica nè sulla proposta di variante. Ripercorriamo tutte le tappe della vicenda.

Il 14 maggio dopo una serie di interlocuzioni e la verifica di 12 siti all'interno della provincia per la realizzazione del centro sportivo, la Ternana Calcio inoltra una manifestazione d'interesse al Comune di Terni per l'acquisizione dei terreni comunali di Villa Palma. Un'area di 7 ettari già adibita ad uso sportivo. La Ternana può procedere con l'acquisizione dell'area pubblica sulla scorta di quanto previsto dal dl semplificazione della legge stadi che all'art 4 comma 13 dà la possibilità alle società sprtive di negoziare prezzo e condizioni contrattuali di vendita con l'amministrazione pubblica su aree del patrimonio destinate a strutture sportive.

A luglio la giunta comunale approva una delibera di indirizzo in cui ritiene percorribile la proposta della Ternana e dà mandato agli uffici di adoperarsi per mettere in campo tutte le azioni necessarie, anche in riferimento alla variante urbanistica che stralcia l'area del Comune dal comparto di Villa Palma in modo che la variante possa essere avviata in tempi certi senza aspettare le esigenze dei proprietari delle altre aree.. Un tratto di strada che il Comune chiede di allargare insiste infatti sul terreno vicino di un privato.

Il 3 settembre in conferenza stampa Paolo Tagliavento e Sergio Anibaldi annunciano che la Ternana ha depositato la proposta vincolante per acquistare dal Comune di Terni i terreni nella zona di Villa Palma dove realizzare il nuovo centro sportivo. Sette ettari di area pubblica destinata ad uso sportivo per i quali la Ternana offre un prezzo pari al triplo dell'ultima stima effettuata (si parla di circa 350 mila euro). Due le condizioni messe sul tavolo dalla Ternana: la determinazione del prezzo, previsto dalla trattativa privata, e la velocità della risposta per la necessità stringente di avviare i lavori sui tre nuovi campi di allenamento. La palla passa al Comune per la valutazione della proposta economica e della variante urbanistica che può essere definita dal consiglio comunale. Rispetto alla variante in questione, trattandosi di un centro sportivo privato, la Ternana non sarebbe tenuta ad occuparsene ma dà la disponibilità per ogni intervento migliorativo.

La Ternana presenta un cronoprogramma stringente ma corrispondente alle normative. L'auspicio è che il Comune entro 30 giorni dalla proposta di offerta vincolante il Comune dia seguito alle richieste valutando la proposta economica e la variante urbanistica. Dalla firma dell'atto ci sono 120 giorni per iniziare i lavori. Se, per qualsiasi ragione non imputabile alla società, entro 120 giorni dall'accordo non si possono iniziare i lavori la società può riconsegnare l'area.

Il 20 ottobre con un post su Instagram il presidente della Ternana, Stefano Bandecchi, dice: "Ho appena finito una telefonata dove mi sono informato sull'eventuale centro sportivo che la Ternana vuole fare a Terni e mi sa che non faremo neanche quello. Avevamo avanzato una manifestazione di interesse a maggio, siamo arrivati ormai a novembre e non abbiamo risolto niente. Mi sa che il centro sportivo della Ternana lo faremo a Livorno o a Pisa. Assurdo. Devo dire ai tifosi della Ternana che non avremo neanche un centro sportivo. La Ternana può tentare solo di fare un campionato decente. Tre anni, uno sta passando e a me ne restano due".

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