Il Tribunale Federale Nazionale presieduto dall’Avv. Sergio Artico ha prosciolto il presidente del Comitato Regionale Umbria Luigi Repace per il caso legato alla realizzazione del campo di Prepo. In particolare Repace era stato deferito per aver “posto in essere comportamenti non conformi alle buone regole di gestione della vicenda sul finanziamento ottenuto dalla Regione Umbria per la realizzazione di un impianto sportivo, quali la disordinata e carente tenuta della contabilità nonché l’utilizzo dei fondi per scopi diversi al momento della effettiva erogazione e comunque non attinenti allo scopo vincolato per il quale era stato concesso, tutti comportamenti da considerarsi fra loro collegati e finalizzati unitariamente all’irregolare ottenimento dei fondi ed irregolare utilizzo degli stessi, procurando così un danno all’immagine della struttura federale interessata ed esponendola al rischio di ripetizione del contributo ottenuto”.
Tale contestazione, alla luce degli atti forniti, non è stata ritenuta fondata dal TFN, che pertanto ha optato per il proscioglimento.
Il Tribunale Federale Nazionale ha inoltre dichiarato improcedibile l’azione disciplinare in merito al deferimento di Repace e di altri cinque consiglieri del Comitato Regionale LND-FIGC dell’Umbria all’epoca dei fatti (Carlo Emili, Naldino Forti, Giuseppe Palmerini, Roberto Lombrici e Mario Cicioni) “per aver concorso tra loro a formare e per aver sottoscritto due appendici ai verbali di riunione del Comitato Regionale Umbria (verbali n. 8 del 29/03/2008 e n. 9 del 29/04/2010, il solo sig. Mario Cicioni limitatamente a quest’ultimo verbale) da ritenersi non veridici in quanto difformi per contenuto, modalità e tempo alla realtà effettiva che invece volevano diversamente attestare, con l’aggravante della finalità illecita e del clamore avuto dalla vicenda, comportante danno all’immagine della FIGC”.

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