Le lacrime sul podio. Lacrime di gioia, una vera liberazione con una vittoria arrivata dopo 124 gran premi. Danilo Petrucci porta il motociclismo italiano e Terni sul gradino più alto. In passato era successo solo ai campioni mondiali Libero Liberati e Paolo Pileri. L'immagine scolpita nella mente dei tanti tifosi di Petrux l'attimo delle prime note dell'inno di Mameli. Ma anche quel frame con Petrucci, Marquez e Dovizioso allineati nel tentativo di sorpassarsi con il numero 9 da terzo a primo nel momento decisivo della gara.

Petrucci sul traguardo del Mugello davanti Marquez e Dovizioso



Il successo nel Gran Premio d'Italia arriva al culmine di una giornata difficile, per una sindrome influenzale e sotto antibiotici. Danilo è scattato dalla terza casella, discreta la partenza: quarta posizione al primo giro e poi in un fazzoletto la lotta prima con Crutchlow e Miller. Un duello, quello con l'australiano rivale di Petrux per il posto in Ducati per il prossimo anno, che si è protratto per diversi giri. Petrucci ha tenuto nel trenino di testa rintuzzando gli attacchi di Rins. Al quinto giro il sorpasso a Dovizioso per il secondo posto, al sesto addirittura il sorpasso a Marquez per mettersi davanti a tutti. Elastico tra la seconda e la terza posizione fino al decimo giro. Dall'undicesima tornata fino alla diciannovesima Petrux davanti a Dovizioso e Marquez, con Rins in quarta ruota. A -3 dalla bandiera a scacchi ancora primo posto nella lotta a tre per la vittoria. Fino al capolavoro a poco più di 500 metri dal traguardo quando il ternano si è infilato alla corda beffando lo spagnolo e il compagno di scuderia. Poi Petrucci ha tenuto alla Bucine e sul rettilineo finale: l'apoteosi.

L'abbraccio della Pramac, team di Danilo nella scorsa stagione


"Un pilota che arriva dal Bronx delle derivate", il commento a Studio MotoGP di Carlo Canzano che riassume in poche parole, con grande efficacia, il percorso, diverso da tanti altri piloti, di Danilo Petrucci con una carriera costruita pezzo per pezzo a cominciare appunto dalla CRT ammessa a competere con i mostri sacri della classe regina del motociclismo a partire dall'esordio con la Ioda di Giampiero Sacchi.

Tripletta Ducati al Mugello dopo le vittorie nel 2017 e 2018


Un'ora dopo il trionfo soddisfatto e più rilassato Petrucci ha commentato così questa giornata di gloria: "Il sogno di una vita, aspettavo questo giorno da quando ho cominciato a correre. Poi farlo qui in Italia è stato il massimo, al Mugello avevo fatto terzo nel 2017 e già sembrava una vittoria. E' stato fantastico. Mi dispiace per Andrea (Dovizioso n.d.r.) per i punti persi da Marquez. Mi sono tolto un dente, adesso posso correre con maggiore tranquillità e con il Dovi puntare a vincere il mondiale. In tanti dicevano perché Petrucci alla Ducati con tutti i piloti che ci sono? Oggi lo avete visto il perché!".

Le lacrime di Danilo Petrucci sul gradino più alto del podio



Fiumi di Prosecco Doc sul podio del Mugello per festeggiare Petrux

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