Duecento iscritti in un paese di 1600 abitanti, la vera "terra di mezzo" dell'Umbria. San Venanzo, in provincia di Terni, è da sempre l'ultimo "avamposto" al confine con Perugia. Anche qui nonostante la distanza batte forte il cuore rossoverde. Dall'interesse e dall'entusiasmo dei tifosi delle Fere che da sempre seguono la squadra, nel 1999 è nato il Ternana Club San Venanzo, rifondato poi nel 2018 dopo varie vicissitudini. Oggi, grazie alla caparbietà del presidente Franco Sciri, e di tutti i tifosi rossoverdi, si è voluta ufficializzare la passione per i colori rossoverdi che nasce lontano dal Liberati ma è ugualmente intensa.

Dopo un piacevole incontro con i tanti amici del Coordinamento dei Ternana Clubs avvenuto prima della pandemia, è arrivata l'idea del tesseramento per suggellare l'appartenenza a una famiglia, quella della Ternana. La stagione sportiva appena conclusa ha sicuramente elevato l'entusiasmo e la voglia di appartenenza. E che ha amplificato l'orgoglio di essere della Ternana. "Doveroso il rispetto e il ringraziamento di tutti i tifosi sanvenanzesi al presidente Stefano Bandecchi a cui è orgogliosamente intestata la tessera numero 1 del Ternana Club San Venanzo" dice il presidente Franco Sciri.

La campagna è così iniziata e sono state realizzate delle tessere dalla grafica particolare: oltre al nome del club, infatti, svettano nel logo tre vulcani. Non è certo un vezzo grafico, ma un vero sigillo del territorio sanvenanzese. San Venanzo infatti può vantare una storia particolare che arriva da lontano. "Esattamente da 265 milioni di anni fa con l'eruzione dell'Anello di tufo di Pian di Celle, quando si genera la 'venanzite' - spiega il presidente Sciri - una roccia unica al mondo per la composizione di minerali da cui è formata. Un'unica eruzione ma non un unico vulcano: infatti a poca distanza dal primo, troviamo il Maar di San Venanzo, sul cui cratere nasce e si sviluppa il paese. Solo nel 1985 infatti viene individuato l'ultimo, più piccolo, che ha portato a tre vulcani riconosciuti in questa parte di Umbria, sul versante del Monte Peglia. Attualmente è presente un Museo Vulcanologico ed un Parco dove è possibile inoltrarsi all'interno della colata lavica e ammirare l'imponente parete rocciosa. Una cava ha rischiato di far sparire questa "venanzite", all'apparenza forte e resistente, che invece è risultata poco utilizzabile dall'uomo. La cava viene così dimessa e ancora oggi è quindi possibile toccare con mano la roccia unica al mondo che è stata dichiarata attualmente protetta".

Dal Ternana Club San Venanzo e dal presidente Franco Sciri arriva così l'invito a Stefano Bandecchi: "Carissimo presidente, vorremmo invitarla a San Venanzo: la aspettiamo per festeggiare questa bellissima stagione e augurarci il meglio per quelle future".

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