Non si fa attendere la risposta di Stefano Bandecchi dopo il polverone suscitato dalla t-shirt della Folgore indossata nelle ultime dirette social. Il presidente la prende da lontano: "Parlo ai signori che si sentono protettori della patria dall'alto del loro essere di sinistra. Vi siete accattati anche Brunetta, un uomo cattivo dentro. Non mi interessa quanto è alto, ma lui ha dei problemi. Ha schernito davanti alla gente un operaio".

Era stato il consigliere di Senso Civico, Alessandro Gentiletti, dopo gli ultimi video postati da Bandecchi sul suo canale Instagram a chiedere al presidente della Ternana "di volerci cortesemente spiegare il significato della maglietta che ha esibito nell'ultima diretta e che ha catturato l'attenzione di tanti ternani quella scritta 'Belli come la vita neri come la morte' non è infatti passata indifferente". La maglia della Folgore, corpo militare di cui Bandecchi non ha mai nascosto di aver fatto parte, riprende infatti il vecchio motto delle Brigate Nere della Repubblica Sociale Italiana.

"Dovete smetterla di darmi fastidio - replica il patron - non sono mai stato fascista. Ho fatto il militare per lo Stato italiano e sono orgoglioso di averlo servito come paracadutista con la Folgore. Se rinascessi lo rifarei mille volte. Capisco che siete troppo di sinistra, forse comunisti, e non lo capite. I paracadutisti in Russia sono grandi figli di ... e voi siete rimasti alla vecchia Unione Sovietica. Noi paracadutisti italiani abbiamo un peccato originale, ma non siamo fascisti. Continuerò a indossare queste magliette e mi ci farò cremare. Il prossimo che mi chiama fascista viene in tribunale. Smettete di fare i comunisti perchè mi stanno tutti sul ...".

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