"Una situazione del genere non mi era mai capitata, Cristiano è stato un compagno di avventura importante. Ripresentarlo è anche emozionante". Tocca al ds Luca Leone fare gli onori di casa nel giorno del Lucarelli bis. "Ci tenevo a ringraziare mister Andreazzoli che in questi mesi ha fatto un ottimo lavoro e gli rivolgo un sincero in bocca al lupo. Dobbiamo ricominciare, c'è da fare poche chiacchiere e da pensare alla Ternana. In questi giorni sono successe tante cose ma dobbiamo pensare al campo e riportare serenità. Ho detto anche ai ragazzi che dobbiamo fare qualcosa in più".

Prima domanda per Lucarelli: la vivi come un riscatto o una rivincita? "Da parte mia c'è solo la voglia di dare il mio contributo per raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati a inizio anno, anche se siamo in una fase delicata. Sono convinto che se saremo uniti potremo uscirne e rimetterci in carreggiata. La scelta è stata naturale, non ho dovuto fare compromessi nè chiarire chissà quali argomentazioni. Quando ho visto il numero di Luca, lui sa bene cosa ho risposto e quali sono state le prime parole: "Quanto c... ci hai messo per chiamarmi?". Non ho visto tutte le partite dopo che sono andato via perchè non ce la facevo. Ho provato a vedere la prima, ma c'erano tutti tranne me e non ce la potevo fare. L'ultima che ho visto è stata il derby".

Ti senti anche l'allenatore dei tifosi? "Sono l'allenatore della Ternana, so che i tifosi mi vogliono bene e questo bene è contraccambiato. La Ternana deve ritrovare unità. Ho seguito le cose in tre mesi e mi è dispiaciuto che si sia creata questa frattura. Qualcun altro avrebbe goduto di queste spaccature, io ho sempre desiderato il meglio per la Ternana. Sono andato via sereno e tranquillo di aver dato tutto, non avevo motivo di gufare. Capivo che ci si stava incartando, mi preme dire che nella vita ci sono problemi più importanti del calcio ma sappiamo che il calcio attiva anche il peggio di noi, che lo stadio e la partita possono tirare fuori il peggio. Succede a tutti, anche ai presidenti. Mi auguro che la maglia della Ternana possa mettere d'accordo e congelare tutto. Tutte le componenti è bene che stringano un patto di non belligeranza e in questi due mesi si parli solo di calcio. Il tempo sistemerà tutto, il presidente ama la Ternana e fa tanti sacrifici, i tifosi amano la Ternana e fanno tanti sacrifici specialmente quelli che ieri si sono sobbarcati la trasferta di Palermo".

Hai parlato con il presidente? "L'ho sentito ieri, non mi ha chiesto la formazione ma non l'ha mai fatto. Mi ha chiesto come ho trovato i ragazzi. Non abbiamo parlato di altre cose. Ma conosco gli argomenti delle curve, penso che le cose si possano riportare alla normalità. La migliore cura sono i risultati".

Cosa ho detto alla squadra per preparare la partita a Palermo? "Non ho potuto fare allenamenti, non abbiamo potuto preparare nulla di tattico se non mettere i giocatori al proprio posto tenendo conto della gara di sabato che era stata dispendiosa. Aiutato dal fatto che siamo stati due anni e mezzo insieme, sanno come voglio che si approcci la partita. Ho detto che volevo una squadra coraggiosa e propositiva che giocasse con la testa, il cuore e le gambe".

Quale obiettivo? "La partita di domenica non sarà semplice, mi piace annusare l'entusiasmo che c'è. Il Benevento è forte, costruito per vincere il campionato e che si ritrova in situazione di classifica che ricorda quella del Crotone lo scorso anno. Sarà una partita spartiacque, sarebbe stato meglio se ieri avessimo vinto ma adesso sappiamo che dobbiamo ripartire con la massima concentrazione e senza tensione. Abbiamo molti più punti rispetto lo stesso periodo dello scorso anno. Dobbiamo recuperare infortunati e qualche giocatore mentalmente".

E ancora: "Come sempre succede quando si cambia allenatore c'è chi gioca di più e chi gioca di meno. Sono rimasto soddisfatto della prestazione, della voglia di vincere prima e della voglia di portare a casa un risultato positivo. Anche nella gestione passata ci era sempre capitato di reagire ai momenti di difficoltà. A volte i ragazzi si portano dietro un carico di responsabilità che ti fa sembrare stanco o fuori forma. Io ieri ho visto che abbiamo fatto la partita per 70 minuti su un campo pesante. Il loro portiere si è superato, il Palermo era in forma, davanti a un grande pubblico e hanno provato a vincere con i cambi fino all'ultimo. Ma noi abbiamo giocato fino all'ultimo".

La rosa è corta, alla domanda risponde Leone: "Il presidente è stato chiaro, la Finanza ha fatto il mercato di gennaio. Non so se il presidente può fare qualcosa, anche perchè trovare giocatori questo periodo non è facile. Favilli tornerà a disposizione questa o la prossima settimana".

Si torna da Lucarelli. La Ternana è il quarto peggiore attacco del campionato e non segna più il secondo tempo: "E' una questione anche di fortuna, ci sono momenti che ti gira bene e vinci con un tiro in porta e altri che costruisci tanto ma la palla non va dentro, vedi col Cittadella e anche ieri sera".

A Palermo si è rivista la squadra compatta, alta, aggressiva, che eravamo abituati a vedere con Lucarelli: "Quello che a noi interessa è essere sempre corti nei 35 metri, sia che abbiamo baricentro alto o basso. Quello che dà noia a noi come agli avversari è avere i giocatori tra le linee".

Il presidente ha detto che c'erano degli aspetti che non gli piacevano e sarebbe stata necessaria una seconda lettera: "Io e il mio staff andavamo via alle 17, ognuno ha i suoi metodi. Non so a cosa si riferisse, ogni presidente ha qualcuno che gli riporta le cose, bisogna vedere se gliele riportano bene. Abbiamo sempre lavorato il tempo sufficiente per fare un buon lavoro e dare organizzazione e umentalità. La storia della seconda lettera non la conosco, conoscete il presidente e il suo modo di esagerare e provocare a volte. Quando si arrabbia il presidente è un misto di goliardia, ho la fortuna di conoscerlo da vicino e a certe cose ci faccio meno caso. A volte dà un'immagine di sè che non è quella vera, a me non ha mai chiesto la formazione nè cercato di imporre niente mentre da altre parti qualcuno ci ha provato".

Adesso si ritrova un gruppo sfoltito: "Sono contento ad esempio che Ghiringhelli abbia cominciato a dimostrare quanto vale. Non ci sono riuscito a farlo venire fuori dalle difficoltà. Ringrazio Andreazzoli per questo, ci ritroviamo un giocatore tatticamente importantissimo e di rendimento in qualunque posizione lo metti".

Leone, rifarebbe le cinque cessioni a gennaio compresi Pettinari e Celli? "Quando siamo partiti eravamo in 30, tutti avete detto che eravamo tanti. Spalluto c'era possibilità che andasse via già da agosto, poi si è fatto male Pettinari e Falletti ha avuto un recupero più lungo del previsto. Eravamo 30 ma avevamo anche dei punti interrogativi. Falletti ci tiene tantissimo, l'altro giorno l'ho visto piangere perchè vuole tornare quello che è sempre stato. Per quanto riguarda Celli c'erano tre terzini sinistri, non sapevamo ancora che il mister (Andreazzoli, ndr) si sarebbe messo a tre e il ragazzo voleva andare a giocare".

Lucarelli chiude con un appello: "Domenica si gioca alle 15, un orario che piace a tutti. Tutti allo stadio, senza se e senza ma".

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