Nel corso della seduta del question time in consiglio regionale la vicepresidente dell’assemblea legislativa dell’Umbria, Simona Meloni (PD), ha interrogato l'assessora regionale allo Sport, Paola Agabiti, sulla ripartizione delle risorse del Bando Sport e Periferie che ha pesantemente penalizzato i progetti di riqualificazione degli impianti sportivi presentati dalle associazioni sportive umbre e in particolare quelle di Terni. Unico progetto finanziato quello presentato dal Comune di Otricoli mentre restano per ora a bocca asciutta il camposcuola Casagrande e la riqualificazione di Piazzale Senio.

"Molti comuni sono stati esclusi dal bando Sport e periferie - ha detto la Meloni - causa mancanza di fondi per completare la graduatoria stilata dal Ministero ed inoltre i criteri di riparto sono fortemente limitanti. Nel corso di questo lungo periodo di emergenza sanitaria lo sport è stato particolarmente penalizzato, soprattutto quello dilettantistico. Il bando poteva rappresentare una grossa opportunità di rilancio, a tal proposito ho scritto alla sottosegretaria Valentina Vezzali sottolineando quanto sia stata iniqua e fortemente penalizzante la ripartizione dei fondi destinati all'impiantistica sportiva". L'80% dei fondi sono infatti andati ai progetti del sud e solo il 20% a quelli del centronord (Umbria compresa). Questo in virtù dei criteri del Fondo Sviluppo e Coesione che non erano però indicati nel Bando Sport e Periferie.

L'assessora Agabiti ha risposto: "La ripartizione avveniva seguendo un criterio FSC nel rispetto delle misure del 15 (centro-nord) e 85% concernente il mezzogiorno. Tuttavia di recente è stata ritoccata la nuova chiave di riparto territoriale, nelle misure del 20% e 80%. La giunta si è immediatamente impegnata per attivare un confronto, anche con le altre regioni, e tentare di valutare una possibile strada la quale possa prevedere una diversa ripartizione. Ricordo che la nostra regione viene considerata in transizione, a seguito di quanto accaduto in passato. Da parte nostra stiamo dialogando con il governo centrale sia per ciò che concerne le risorse del Prnn, avviando anche un possibile ulteriore percorso relativo al fondo perequazione e solidarietà".

Nella controreplica la Meloni ha ribadito: "E' fondamentale aumentare la dotazione finanziaria, andando a coprire tutte le richieste oltre che rivedere i criteri".