Presentando un'offerta irrevocabile di acquisto di un milione di euro, Benedetto Mancini ha di fatto salvato il Latina dalla chiusura immediata delle attività. Il club pontino porterà a termine la stagione con l'esercizio concordato attraverso la curatela fallimentare affidata a Vincenzo Loreti e Luca Pietricola.

Tra 45 giorni ci sarà l'asta per rilevare il titolo sportivo, a cui Mancini parteciperà o da solo o (presumibilmente se le cose per il Latina nel frattempo si mettono bene) insieme ad altri possibili acquirenti. "La mia offerta può essere usata come un finanziamento in prosecuzione. E' come un anticipo, se l'asta se l'aggiudica qualcun altro il milione mi viene restituito" dichiara a Sporterni.it Benedetto Mancini, l'uomo che contro ogni pronostico ha salvato il Latina Calcio.

La lunga amicizia con Lotito "ci conosciamo da 22 anni, mi chiama anche di notte", quella più recente con Longarini, prima Edoardo e poi Simone "siamo amici da 4-5 anni, ma non ci ha presentato Claudio, ci siamo conosciuti attraverso altri canali" spiega.

Domandare è lecito, rispondere è cortesia. Mancini è cortesissimo e spiega da dove viene il milione: "Sono soldi miei ovviamente, vengono da una società ma non serve sapere qual è. Sulle voci che insinuano la presenza di Lotito o di Longarini dietro a Mancini dico che non c'è niente di vero. Le famiglie Lotito e Longarini sono amiche di vecchia data e anche vicine di casa, ma dietro a Mancini c'è solo Mancini".

Un'altra cosa, molto interessante, dice Mancini a proposito del presunto interessamento di Simone Longarini per il Latina, smentito dallo stesso AU della Ternana: "Non mi risulta, anzi la scorsa estate fui io a interessarmi a prendere la Ternana. I miei professionisti ne parlarono con Simone e poi lui mi disse di no".

Lecito immaginare si possano trattare delle stesse quote di cui oggi parla news.superscommesse.it a proposito di Francesco Becchetti, ovvero il 20% della Ternana (pari a 31.197 quote del valore di 1,4 milioni di euro) di proprietà dell'Esperia Servizi Fiduciari S.p.A., che detiene il 49% della Sviluppo Editoriale Srl che a sua volta possiede il 57,26% della Ternana: "Becchetti? L'ho sentito dire - dice Mancini - ma secondo me il suo interesse per la Ternana sono solo fantasie".

Fantasie anche le presunte mire di Lotito alla Presidenza di Lega Serie B: "E' scappata una battuta lunedì alle votazioni per la presidenza della Figc, visto che la poltrona di Abodi era vacante, qualcuno ha fatto il nome di Claudio ma non c'è niente di vero".

Di fatto, nessuno gli credeva quando diceva che sapeva di poter salvare il Latina. Adesso molti cominciano a credere che, come dice lui, il Latina non prenderà più di 1-2 punti di penalizzazione: "In poco tempo abbiamo dato serietà a una società che paga gli errori di chi l'aveva gestita prima. Sulla penalizzazione sono fiducioso perchè eravamo impossibilitati a fare movimenti bancari, non mancava certo la volontà".

Alcuni soci (Angelo Ferullo e Regina Daniela Weinstein) lo hanno lasciato solo dopo appena un mese: "L'operazione non era semplice e sono rimasto il solo a combattere, ma non ne faccio una colpa a nessuno".

Le idee su come fare calcio in provincia sembra averle chiare: "Un'azienda sportiva a livello professionistico in Serie B ti permette di fare un progetto di livello. Si può fare lavorando bene sul settore giovanile. Realtà come Terni e Latina hanno bacino d'utenza e passione. Il modello deve essere il Carpi e il Sassuolo, non certo Roma e Lazio".

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