Dovevano essere per forza di cose i suoi uomini più rappresentativi a prendere l’Arrone per mano e portarlo al raggiungimento di quell’obiettivo, anzi, quel primo passo stagionale, chiamato vittoria. Doveva essere e infatti così è stato. La mente del centrocampo, “lupo” Fabiani e l’attaccante dal gol facile, Gammaidoni, sono stati i principali fautori del primo successo in campionato della formazione amaranto. Una vittoria conquistata con il sudore e il cuore, ma soprattutto meritata per come i ragazzi si sono espressi in tutto l’arco dei 90 minuti. La difesa ha retto ottimamente l’impatto con l’attacco avversario aiutata dalle prestazioni di Cossu e Di Dato sulle fasce e dal lavori dei centrali Ciurnelli e Giusino che si è subito trovato a suo agio nella formazione di mister Borrello. Un ulteriore contributo alla pregevole performance della difesa viene prima di tutto dall’espulsione del giocatore avversario Benfatto, che lascia i suoi in 10 e poi dall’argine messo in piedi dalla linea di centrocampo Fabiani-Bagnato. A completare il 4-4-1-1 del nuovo tecnico ci sono Virgilio e Falsini sulle fasce e l’altro neo acquisto Iannuzzi subito a ridosso della punta Gammaidoni. L’Arrone che scende in campo contro la Maceratese è determinato e convincente. Dopo 14’ minuti Virgilio di testa appoggia per Gammaidoni bravo a vedere e servire Iannuzzi che tutto solo davanti a Gentili cerca di bucarlo sul primo palo, ma il portiere si allunga e compie il miracolo. Dieci minuti dopo Virgilio, riscoperto esterno da Borrello, tenta l’azione personale e dalla linea di centrocampo corre su tutta la fascia, evita un paio di avversari e in velocità arriva al limite dell’area per poi lasciare partire un tiro ribattuto con difficoltà da Gentili; l’azione prosegue e sul pallone si fionda Falsini che da buona posizione calcia a lato. La Maceratese perde il controllo del gioco, Benfatto perde la testa e a palla lontana atterra Di Dato: rosso per lui. in superiorità numerica l’Arrone torna a spingere. Ci prova prima Iannuzzi di testa, palla alta e poi prova Fabiani con un pallonetto finito sopra la traversa. Nella ripresa gli ospiti prendono coraggio, ma la loro superiorità dura solo 20 minuti e non si concretizza mai in occasioni che possono impensierire Tesoniero. Solo Cossu, cercando di anticipare Meschini, per poco non manda il pallone nella sua rete. Ma è solo paura, nulla più. E’ bellezza, invece, precisione e potenza il tiro dalla lunga distanza di Fabiani che si va ad insaccare all’incrocio dei pali al 33’. La strada è spianata. Due minuti dopo Gammaidoni non fa altro che scaraventare in rete da due passi un passaggio preciso di Iannuzzi e insieme a quel pallone tutta la rabbia di un Arrone che inizia adesso la sua seconda vita.