"Se non saremo autorizzati a fare almeno il centro sportivo non sarà possibile fare calcio qui a Terni". Stefano Bandecchi alla Gazzetta dello Sport rilancia sulla necessità di dotare la Ternana delle giuste infrastrutture: "Questo club non ha niente, al momento è solo prestato alla B" dice il patron.

E poi va dritto al punto. Perchè succede questo? "Ci sono dinamiche politiche che non vogliono che la squadra umbra in A sia la Ternana".

Sull'attuale terzo posto Bandecchi non si sbottona e anzi cita la parola vietatissima nella famosa lettera d'intenti estiva firmata insieme a mister Lucarelli: "Siamo solo all'ottava giornata, sappiamo che la B ha tante insidie e la classifica oggi non rispetta i valori tecnici delle squadre. Non ho detto di volare bassi. Ho solo ricordato alla squadra quale è la realtà: ci mancano 22-23-24 punti per la salvezza. Questo è l’unico ragionamento serio che si può fare adesso".

Ecco poi il nocciolo della questione. Gli ostacoli sui progetti stadio-clinica e centro sportivo. L'accordo sulla gestione del Palasport che ha scatenato l'irritazione della Fondazione Carit nei confronti del Comune di Terni: "Io non aspetto i risultati per farmi sentire. Ma sia chiaro: se non saremo autorizzati a fare almeno il centro sportivo che in Serie A e B hanno tutti vuol dire che non potremo ambire a nulla, non sarà possibile fare calcio qui a Terni. Questo club non ha niente, al momento è solo prestato alla B. Vogliamo investire, per il centro sportivo sono pronti 10-15 milioni, per lo stadio con il centro di ricerca medica 45: dovrebbero ringraziarci, invece stiamo aspettando ancora delle risposte. Faccio io una domanda. Se dovessimo andare in Serie A, come potremo farla senza strutture all'altezza?".