Si è conclusa con la frase riportata nel titolo, l'intervista-fiume ad Emanuele Longarini condotta da Ivano Mari su TeleGalileo. "Lascio e me ne vado affanculo, dove qualche tifoso mi ha suggerito di andare (letterale, ndr) per responsabilità che mi sono voluto prendere, ma che non mi apartengono". Quella che teoricamente dovrebbe esser stata, quindi, l'ultima apparizione pubblica di Emanuele Longarini nelle vicende della Ternana Calcio, si è chiusa col "botto". E di che tinta. L'intervista ha rappresentato l'occasione per carpire qualche dettaglio maggiore sulle vicende della Ternana e della famiglia Longarini. In alcuni casi, Longarini Jr. è non si è spostato dalle posizioni assunte nell'ultima conferenza stampa. Ma ha comunque annunciato qualche novità. Una su tutte: l'affidamento delle vicende rossoverdi ad uno studio di esperti che pubblicheranno i risultati sulle responsabilità del tracollo dello scorso anno, con nomi e cognomi e con tanto di relazione che sarà disponibile per la consultazione di tutti.
Emanuele Longarini, figura controversa. La buona volontà, l'onestà intellettuale e l'entusiasmo del venticinquenne, associati al più classico difetto dei giovani giocatori: il perdersi in dribbling e "numeri" che alla fine non risultano utili alla squadra.
Perchè rimangono ancora sospesi in aria i nomi dei responsabili dello sfacelo dello scorso anno, che Longarini Jr. ha dichiarato di aver individuato ma ha elegantemente omesso.
L'impressione è stata quella di un Emanuele Longarini che ha lasciato definitivamente il testimone all'amministratore unico Dominicis, più volte nominato dal rampollo di casa Longarini, con toni più che positivi.
Una sorta di congedo, quindi. E fra le righe, il giovane Emanuele ha tenuto a precisare il suo ruolo nell'attuale Ternana: "Mi sono preso delle responsabilità che non mi appartenevano, ma l'ho fatto per amore di questi colori".
Sul tavolo del collega Ivano Mari, e su quello di tutti gli appassionati di Ternana, rimane uninterrogativo grande e "pesante"...magari non utile alla risoluzione diretta dei problemi rossoverdi. La domanda più semplice, la più scontata, quella più utilizzata da sempre, un semplice: "Perchè?". Già. Perchè Emanuele Longarini si è preso responsabilità non sue, per poi ammetterlo placidamente dopo pochi giorni dalla leggendaria presentazione al Fiamma? Che tipo di utilità può avere una condotta del genere? E soprattutto, perchè a ricevere improperi e insulti da una città, è stato mandato il figlio del padrone, colui che ungiorno rileverà il comando del gruppo, piuttosto che l'ultimo dei dipendenti? Misteri del calcio. Pardon, misteri della Ternana.