Il paragone non è azzardato. La Ternana assomiglia sempre più alla casa del "Grande Fratello": entrare in nomination è molto più facile di quanto si possa immaginare. Anzi, a volte si potrebbe avere l'impressione che la cosa faccia parte integrante del gioco. Ne sanno qualcosa i giocatori tenuti finora ai margini della prima squadra. Non solo giocatori, comunque. Perchè di vittime illustri ce ne sono anche altre: basta dare un'occhiata ai nomi degli allenatori e direttori sportivi che hanno lavorato in via Aleardi negli anni della gestione Longarini. Una lista senza fine. Una lista che, stando alle voci che hanno preso a circolare nelle ultime ore, potrebbe allungarsi. Anche Antonio Cardona, sarebbe finito in nomination. Secondo alcuni addetti ai lavori, al giocatore sarebbe stato chiesto di trovarsi un'altra squadra. Voci, dicevamo. Voci che devono trovare conferma nei fatti. Dal canto nostro abbiamo cercato di contattare Giuliano Pesce, per avere una dichiarazione sulla vicenda al termine della gara con il San Marino. Ma il telefono ha squillato a vuoto. Come nostra abitudine ci attiveremo per raccogliere e pubblicare eventuali commenti ufficiali di tesserati della società.
La nomination di Cardona, qualora confermata dai fatti, farebbe comunque il paio con altri "nominati" illustri. Basti pensare a Carlo Cherubini, Guido Di Deo e Salvatore Russo. Fino a ieri idoli e personaggi spesso portati ad esempio per tutti e...oggi misteriosamente scomparsi dalle gare ufficiali della Ternana.
Non ci sarà il televoto del pubblico a salvare i nominati: i 486 paganti di ieri stanno a dimostrare che anche il pubblico ternano, a suo tempo, è entrato in nomination ed è stato escluso dalla "casa". Ma andiamo con ordine.
"Ne rimarrà soltanto uno" recitava Christopher Lambert in "highlander". Anche per la Ternana l'andazzo sembra ormai segnato. Al massimo ne potrebbero rimanere due, ma siamo lì.
E allora ripercorriamo insieme le varie manches che hanno portato all'eliminazione (per il termine del contratto di collaborazione o prima della scadenza) di giocatori e dirigenti transitati nella ternana della gestione Longarini.
Il primo della lista fu Italo Federici, apprezzato segretario generale, ternano, entrato in nomination ed eliminato nel giro di pochi giorni. Dopo Federici, il terremoto. Fuori molti personaggi che hanno fatto parte dell'euipaggio per anni, in alcuni casi decenni. E' il caso dei coniugi Ortolani, magazzinieri della Ternana da una vita. Fra i dirigenti dello staff tecnico ricordiamo Poerio Mascella, Mauro Meluso, Silvano Mecozzi e Guglielmo Acri. Singolare la vicenda di Mecozzi che, al pari del tecnico Vavassori, preferì abdicare autonomamente.
Fra i giocatori la lista è ancora più lunga, con colpi di scena da reality e contaminazioni provenienti da "Amici" di Mari de Filippi, con la giuria a "salvare" in extremis alcuni "nominati". Fra le vittime più illustri del terribile meccanismo ricordiamo Luis Antonio Jimenez, che al pari di Frick, Corrent e Kharja fu salvato a campionato in corso, nella stagione che ha sancito il ritorno in C delle Fere. A Corrent è andata bene il primo anno. Non si è salvato Salvatore Monaco, che ha assistito da spettatore alla retrocessione. Anche Tommaso Berni ha subìto lo stesso destino, con una mini-nomination confezionata e voluta, a quanto pare, da mister Caso. Sta di fatto che nelle ultime tre gare, che hanno decretato la retrocessione, al posto di Berni c'era l'acerbo (e forse bruciato per sempre) Paoloni che alla sua giovane età ha dovuto sopportare il peso di tre spareggi conditi da errori determinanti per la sconfitta e la retrocessione finale. Un altro bel regalo fatto alla Ternana da Domenico Caso che, all'indomani della retrocessione, ha fatto perdere ogni traccia di sè.
Al secondo anno, nessuno sconto: oltre a Corrent, infatti, sono stati nominati Del Nevo, Maggiolini, Oshadogan (eliminato, lo possiamo dire), Giannone, Fanasca, Bagnato, Fattori (eliminato), Troise, e Massimo Perna (nominato poi ripescato dalla giuria).
Nella categoria "allenatori" nomination ed eliminazione per Brini (due volte), Verdelli, Sala, Caso (per il termine del contratto di collaborazione), Favarin, Giusto (autoeliminato) e Vavassori (autoeliminato). Il tutto senza dimenticare Claudio Tobia (termine del contratto di colaborazione)
A tener duro rimangono Simone e Andrea Montemari, insieme al sempreverde Angelo Angelelli. A far loro compagnia c'è anche Giuliano Pesce che potrebbe seriamente ambire al record per un responsabile dell'area tecnica nella Ternana degli ultimi due anni. La stagione intera di Acri, è un obiettivo raggiungibile. Non abbiamo volutamente inserito nella lista Emanuele Longarini, le cui apparizioni non state sufficienti per stabilire se egli faccia parte o meno della casa. Vittime anche fra i presidenti: Ferramosca e Mangano dimostrano che non è sufficiente avere fra le proprie crdenziali quella di essere un uomo di fiducia del gruppo Longarini, per sfuggire al meccanismo delle nomination. Al loro posto resiste l'amministratore unico Stefano Dominicis.
Di speranze per questa Ternana ne coltiviamo molte. Le teniamo riposte nel cassetto dei desideri, dal quale a volte ne fuoriescono alcune. E una di queste, è che per Cardona quella con il San Marino non sia stata l'ultima gara in rossoverde.
Insomma, per sapere chi sarà il prossimo basterà sintonizzarsi sulle frequenze di via Aleardi.

PESCE:"CARDONA INVITATO AD ANDARSENE? UN'ALTRA MONTATURA"

Non c'è niente di vero, secondo Giuliao Pesce, nelle notizie secondo le quali Antonio Cardona sarebbe stato invitato a trovarsi un'altra squadra. "Con Antonio abbiamo un ottimo rapporto, ci mancherebbe. Smentisco categoricamente la possibilità che sia stato invitato a trovarsi una nuova squadra. Si tratta, ancora una volta, delle solite montature atte a destabilizzare l'ambiente. Cardona è un giocatore della Ternana e non ce ne priveremo".