Le promesse sono state mantenute. La squadra italiana di fioretto ha conquistato nuovamente l'oro agli Europei a squadre Master. Protagonista di questo ennesimo successo Francesco Tiberi (nella foto) del Circolo della scherma di Terni. A Skpoje in Macedonia il ternano ha centrato il suo terzo oro consecutivo in questa categoria. A comporre la squadra maschile di fioretto, oltre a Tiberi c'erano anche Giulio Paroli, Fabio Miraldi, Maurizio Galvan e Franco Dei. Nel girone eliminatorio gli azzurri hanno chiuso al primo posto avendo battuto Polonia e Spagna. Successivamente sono arrivati i successi contro Inghilterra, Svizzera e Germania. In finale, contro i tedeschi, l'Italia ha vinto con un secco 5-2 conquistando così la medaglia d'oro. Dietro agli azzurri si è dunque piazzata la Germania mentre sul gradino più basso del podio c'è salita la Svizzera. “E' stato difficile – dichiara Francesco Tiberi – perché abbiamo dovuto fare i conti con atleti più giovani di noi. Seppure di poco ma a cinquant'anni suonati la differenza in pedana si avverte eccome. Però siamo stati bravi. Non ci siamo mai distratti riuscendo sempre a portare la stoccata vincente”.
In Macedonia oltre a Tiberi c'era anche Elena Benucci che alla sua prima con i veterani ha portato a casa una splendida medaglia d'argento. “E' stata un'esperienza molto bella anche se purtroppo un mio errore in finale ci ha negato l'oro. Avevo tutta la squadra che tifava per me però ho fallito l'assalto. Peccato perché mi sarebbe piaciuto esordire subito con una vittoria. L'argento comunque va bene lo stesso. Con l'oro l'appuntamento è soltanto rimandato”. In squadra con Elena Benucci c'erano le fiorettiste Nereide Maria Giulia Bonato, Gianna Cirillo, Iris Gardini, Magda Melandri. Nel girone eliminatorio le azzurre hanno battuto prima l'Inghilterra e poi l'Austria. Nelle fasi successive sono state sconfitte prima l'Ungheria e poi la Francia. In finale, invece, contro la Russia è arrivata la sconfitta per 5-3. A guidare le squadre azzurre c'era il maestro e selezionatore Nicola Comencini mentre Ferdinando Cappelli è stato il capo della delegazione italiana che in Macedonia ha conquistato tre ori e due argenti. “Ora però non commettiamo l'errore che ultimamente in molti fanno che è quello di credere che l'Italia vince nella scherma perché gli altri non sono bravi e perché a praticare questo sport sono in pochi – afferma Tiberi – non è affatto così. Vinciamo e non mi riferisco soltanto a noi vecchietti ma a tutti gli schermidori italiani perché siamo tra i più bravi e perché dietro ad ogni successo c'è il lavoro prezioso di tante e tante persone”.

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