Un contenzioso tra Comune e Istituto Credito Sportivo per la fidejussione da 600.000 euro, la richiesta di recupero del possesso dell'impianto sportivo per decadenza di concessione del diritto di superficie, un accesso agli atti al quale dopo un anno non è stata ancora data risposta. Questo il contenuto dell'interrogazione presentata dal capogruppo del PD in consiglio comunale, Francesco Filipponi, relativo al campo di calcio di via Vulcano dato in concessione al Terni Est.

Filipponi, in particolare, chiede alla giunta di sapere se intende o meno "formalizzare una richiesta all'Asd Terni Est di corresponsione all'Ente della somma di 604.482,03 euro" e ancora se intende o meno "avviare il procedimento volto al recupero del possesso dell'impianto sportivo con dichiarazione di decadenza della concessione in diritto di superficie" nonchè "le intenzioni dell'amministrazione sul futuro del prossimo impianto sportivo ovvero la pubblicazione o meno di un nuovo bando di concessione, vista l'importanza che riveste il sito stesso per la collettività ternana".

Nell'interrogazione, Filipponi ripercorre le tappe dell'intera vicenda:

Nel 2005 una delibera di giunta comunale concedeva all'Asd Terni Est il diritto di superficie per anni 30 di fronte a un corrispettivo di 20.000 euro, su terreni di proprietà comunale limitrofi all'esistente campo di calcio a 11 di Via Vulcano, per la realizzazione, ex novo, di campi di calcio a 5 ed a 7 e per la ristrutturazione del fabbricato rurale esistente, con conseguente stipula di contratto rep.36049 del 19/01/2006.

Nel 2009 veniva approvato lo scherma di convenzione tra Comune di Terni e l’Associazione Sportiva Terni Est , per la revoca dell’atto rep. n.36049 del 19/01/2006 e la contestuale concessione in diritto di superficie per anni 30 degli immobili costituenti l’intero impianto sportivo, comprensivo anche del campo a 11 per il quale risultava necessaria la realizzazione del manto in erba sintetica e di lavori per adeguamento degli spogliatoi.

Nel 2011 veniva autorizzato il rilascio di una fidejussione per la contrazione di un mutuo con il Credito Sportivo per un importo di 600.000 euro a favore dell’ASD Terni Est a seguito del quale poi veniva stipulato un atto di concessione in diritto di superficie al prezzo di 63.500 euro (al lordo dei 20.000 euro già versati per il primo contratto), contratto tuttora vigente con scadenza 22 luglio 2041.

Nel 2019, però, il Credito Sportivo ha comunicato all'Asd Terni Est e al Comune di Terni che il debito della società sportiva per rate di mutuo non pagate, alla data del 18 dicembre 2019 era di 105.149,67 euro e che, comunque, il Credito Sportivo restava disponibile a valutare l’ipotesi di una ristrutturazione del mutuo con il preventivo assenso del garante Comune di Terni, dando la disponibilità ad un incontro tra le parti. Disponibilità ribadita successivamente anche il 27 gennaio 2020.

Ma già il 3 aprile 2020, il Credito Sportivo comunicata il nuovo importo del debito da parte dell’ASD Terni Est, pari ad 124.680,78 euro chiedendo che lo stesso venisse versato entro il 20 aprile seguente e che in difetto avrebbe proceduto a dichiarare il mutuatario decaduto dal beneficio del termine e a risolvere il contratto di mutuo con escussione della fidejussione per 604.482,03 euro.

A quel punto il Comune di Terni ha chiesto il 10 aprile 2020 al Terni Est di saldare il debito verso il Credito Sportivo e, in subordine, di avviare il procedimento di ristrutturazione del mutuo, riservandosi di valutarne le relative condizioni finanziarie. Inoltre, al fine di giungere ad una composizione bonaria della questione, le parti interessate hanno concordato due incontri in videoconferenza. A seguito delle quali l’ICS ha comunicato la risoluzione del contratto di mutuo per insolvenza e chiesto al Comune di Terni il versamento della somma di 604.482,03 euro. Che da parte sua ha comunicato all'Ics lo stato di dissesto dell'Ente e la necessità di formalizzare da parte dell’ICS un'istanza di ammissione alla massa passiva in qualità di creditore del Comune.

Il 22 maggio 2020 l'avvocato Domenico Porraro, che assiste l'Ics, ha comunicato che il debito del Comune non rientra nell’ambito della competenza dell’OSL. Posizione dall'altra parte invece ribadita dall'Ente e dalla giunta comunale. Il 28 maggio 2020 i rappresentanti del Terni Est, Gianfranco Puglia e Franco Liguori, procedono a un sopralluogo presso l’impianto sportivo, che attesta iil buono stato di conservazione e l'efficienza dell'impianto, con tanto di rilievi fotografici delle strutture.

Da qui si arriva all'ultimo atto e cioè la nota nota protocollo 66675 del 2020 con cui il funzionario Baroni e il dirigente Carbone in relazione ai fatti sinteticamente riportati, chiedevano al sindaco di formalizzare una richiesta all’ASD Terni Est di corresponsione all’Ente della somma di 604.482,03 euro e avviare il procedimento volto al recupero del possesso dell’impianto sportivo con dichiarazione di decadenza della concessione in diritto di superficie.

A seguito di formale accesso agli atti di Filipponi, l’amministrazione non ha fornito ad oggi successivamente alla nota prot 66675 del 2020 ulteriori comunicazioni nonostante sia trascorso un anno. "E' assolutamente necessario - conclude il capogruppo del PD - comprendere lo stato dell’arte ad oggi, l’esito del contenzioso con ICS, eventuali modificazioni societarie intervenute nel soggetto concessionario, e le intenzioni dell’amministrazione in seguito alle richieste del funzionario e del dirigente risalenti ad oltre 12 mesi fa".

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