L’Orvietana Calcio è lieta di annunciare la conferma di 𝘼𝙡𝙚𝙨𝙨𝙖𝙣𝙙𝙧𝙤 𝙊𝙧𝙘𝙝𝙞, 𝘽𝙤𝙧𝙞𝙨 𝙋𝙚𝙩𝙧𝙞𝙩𝙖𝙟 e 𝙏𝙤𝙢𝙢𝙖𝙨𝙤 𝘽𝙖𝙧𝙗𝙞𝙣𝙞 per la prossima stagione sportiva.

𝘼𝙡𝙚𝙨𝙨𝙖𝙣𝙙𝙧𝙤 𝙊𝙧𝙘𝙝𝙞, centrocampista classe ’93, vestirà ancora la maglia biancorossa. Nonostante il grave infortunio al legamento crociato subito nel gennaio scorso, che lo tiene ancora lontano dal campo, la società ha scelto convintamente di proseguire il percorso insieme ad un giocatore che ha già collezionato 49 presenze con l’Orvietana. Alessandro è un punto di riferimento dentro e fuori dal campo, e tutti noi lo aspettiamo con impazienza per festeggiare insieme la sua 50ª presenza.

𝘽𝙤𝙧𝙞𝙨 𝙋𝙚𝙩𝙧𝙞𝙩𝙖𝙟, difensore classe 2007, dopo aver già assaggiato il palcoscenico della Prima Squadra con il suo esordio allo stadio Armando Picchi di Livorno, continuerà a crescere nel nostro progetto, con grande dedizione e qualità.

𝙏𝙤𝙢𝙢𝙖𝙨𝙤 𝘽𝙖𝙧𝙗𝙞𝙣𝙞, centrocampista classe 2008, ha debuttato con grande personalità al Muzi di Orvieto contro il Poggibonsi, dimostrando di meritare fiducia e spazio nel futuro della Prima Squadra.

Anche 𝙂𝙞𝙖𝙢𝙢𝙖𝙧𝙘𝙤 𝘾𝙖𝙤𝙣 sarà ancora un giocatore dell’Orvietana.
Attaccante classe 2001, già protagonista nella passata stagione, confermato per dare continuità a un progetto tecnico ambizioso e costruito sul lavoro quotidiano. L’𝘼𝙧𝙘𝙞𝙚𝙧𝙚 resta con noi, e con lui tornano energia, sacrificio, profondità e gol. Un volto conosciuto, una conferma importante. Perché per costruire il futuro, servono basi solide.

Riconferma per la stagione sportiva 2025/2026 anche di 𝙈𝙞𝙘𝙝𝙚𝙡𝙚 𝙈𝙖𝙧𝙘𝙝𝙚𝙜𝙞𝙖𝙣𝙞 e 𝙉𝙞𝙘𝙤𝙡𝙖 𝙎𝙛𝙤𝙧𝙯𝙖, entrambi classe 2006.

𝙈𝙞𝙘𝙝𝙚𝙡𝙚 𝙈𝙖𝙧𝙘𝙝𝙚𝙜𝙞𝙖𝙣𝙞, attaccante rapido e determinato, ha già fatto intravedere sprazzi di grande qualità, senso del gol e quella fame tipica di chi sa che ha ancora tanto da dimostrare. Ha lavorato con serietà durante l’anno e si è messo a disposizione del gruppo ogni volta che è stato chiamato in causa.

𝙉𝙞𝙘𝙤𝙡𝙖 𝙎𝙛𝙤𝙧𝙯𝙖, centrocampista dinamico, intelligente tatticamente, ordinato, capace di prendersi responsabilità quando serve. Non ha mai avuto paura di mettersi alla prova, nemmeno davanti a avversari con più esperienza o fisicità. In campo si fa notare, ma fuori sorprende: silenzioso, determinato e sempre pronto ad ascoltare e migliorare.

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