Un'altra patata bollente per la Giunta di Palazzo Spada, stavolta sul fronte dell'impiantistica sportiva. Un brutto pasticcio con risvolti economici rilevanti del quale sembra non si riesca a venire a capo e che riguarda gli impianti sportivi di via Vulcano in concessione all'ASD Terni Est Soccer School. Una situazione che si trascina da oltre un anno per l'insolvenza da parte dell'ASD riguardo il mutuo concesso dal Credito Sportivo, che si è rivolto al Comune di Terni (garante) con una ingiunzione di pagamento di oltre 600mila euro e un decreto di pignoramento degli impianti sportivi notificato il 14 luglio scorso. Il Comune ha 30 giorni di tempo per presentare opposizione.

Intanto il Consigliere comunale Emanuele Fiorini del gruppo Misto ha fatto scoppiare il bubbone con un comunicato nel quale chiede al Sindaco Latini e all'Assessore Masselli come sia possibile che non sia stata ancora ritirata la concessione all'ASD Terni Est e si dice pronto, trascorsi 7 giorni, a segnalare l’accaduto alla Procura Contabile e alla Procura della Repubblica.


IL COMUNICATO

Un’altra questione spinosa travolge l’Amministrazione Latini, i suoi super Assessori e il Segretario Generale. La vicenda riguarda l’impianto sportivo di via Vulcano, dato in concessione dal Comune di Terni all’ASD Terni Est.

Nel 2011 il Consiglio Comunale ha autorizzato il rilascio di una fidejussione per la contrazione di un mutuo con l’Istituto Credito Sportivo (ICS) per un importo di 600 mila euro. Il Comune di Terni si è fatto, così, garante del mutuo contratto dall’ASD Terni Est per la realizzazione di campi a 5 e a 7, per la ristrutturazione del fabbricato rurale e per il mantenimento del campo ad 11.

Nel 2020 l’ICS ha comunicato la risoluzione del contratto di mutuo per insolvenza del Terni Est ed ha chiesto al Comune di Terni il versamento della somma di euro 604.482,03.

Il funzionario tecnico Arch. Angelo Baroni e il Dirigente Claudio Carbone, con nota 66375 dell’08 giugno 2020, hanno chiesto al Sindaco Latini, all’Assessore alle Finanze Masselli e al Segretario Generale Giunta di formalizzare una richiesta all’ASD Terni Est di versamento al Comune di tale somma oltre a interessi legali in esercizio del diritto di regresso e di avviare il procedimento diretto al recupero dell’impianto sportivo con dichiarazione di decadenza della concessione.

Oggi siamo al 20 luglio, a distanza di un anno e più, ancora nulla di fatto, come mai?

Le dichiarazioni dell’Assessore Masselli uscite qualche giorno fa sui giornali, sono ironiche e bizzarre, non si capisce bene se nascono da scarsa conoscenza della materia oppure perché fa più comodo che le cose siano lasciate così come sono.

Infatti Masselli dichiara che “non si farà nulla finché il Comune non verrà condannato”, ma condannato a cosa? Se il Dirigente alle attività finanziarie gli chiede di avviare il procedimento diretto al recupero dell’impianto sportivo con decadenza della concessione, mettendo nero su bianco quello che bisogna fare per tutelare l’ente, perché il Super Assessore fa “orecchie da mercante” sconfessando anche l’operato del suo Dirigente?

Non considerando poi il fatto che il Comune, firmando una fidejussione, viene automaticamente escusso e non c’è bisogno di condanna da parte di nessuno. E se ciò non bastasse in tutto questo tempo l’ASD Terni Est ha continuato a riscuotere somme derivanti dall’attività sportiva e dagli affitti dei campi da calcio, quindi oltre al danno anche la beffa!

E perché il Segretario Comunale, altro destinatario della nota, non ha sollecitato l’Assessore Masselli a procedere con la risoluzione del contratto anche per evitare ulteriori aggravi di spesa per l’ente, nonché un possibile danno erariale?

Visto anche che il Comune di Terni non ha un Direttore Generale, spetta al Segretario Comunale svolgere le relative funzioni fra le quali, in base all’articolo 97 TUEL, anche quelle di sovrintendere allo svolgimento delle funzioni dei Dirigenti e coordinarne l’attività. Allora come mai non è intervenuto in questa vicenda?

In tutta questa storia ciò che non mi stupisce è la solita agghiacciante inerzia del Sindaco, maestro nell’arte di non assumere decisione alcuna.

Entro sette giorni il Comune di Terni dovrà provvedere alla risoluzione della concessione, altrimenti mi vedrò costretto a segnalare l’accaduto alla Procura Contabile e alla Procura della Repubblica.

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