Il Tabellino

ORVIETANA – CITTA’ DI CASTELLO 3-0

ORVIETANA (4-4-2): Marricchi; Frabotta, Borgo, Siciliano, Caravaggi (45’st Papale); Proietto (28’st Carletti), Ricci (41’st Siragusa), Rosini, Omohonria (38’st Rinaldi); Mignani, Tomassini (30’st Vicaroni). A disp.:Rossi, Bassini, Chiaverini, Alagia. All.: Fiorucci.

CITTA’ DI CASTELLO (3-5-2): Nannelli; Pazzaglia, Mosti, Mariucci; Mezzasoma (34’st Rossitto), Buono (25’st Doratiotto), Gorini, Trovato (11’st Massai), Grassi (1’st Pupo Posada); Sylla, Calderini. A disp.: Genovese, Tersini, Mussi, Troqe, Scarpini. All.: Alessandria.

ARBITRO: Saugo di Bassano del Grappa (Bianchi di Roma 1 – Gentilezza di Civitavecchia).

MARCATORI: 38’pt Rosini (O), 15’st e 24’st Ricci (O).

NOTE: Spettatori circa 500. Gara iniziata con 15 minuti di ritardo per l’avvenuta misurazione dell’altezza delle porte come richiesto dagli ospiti; ammoniti: Gorini, Grassi, Pazzaglia, Doratiotto (C), Ricci (O)

Il derby del Muzi se lo aggiudica l’Orvietana che prosegue la marcia verso una possibile salvezza diretta veramente impronosticabile qualche mese fa. Situazione opposta per il Città di Castello che dopo aver annusato la zona playoff nel girone di andata, ora rischia seriamente il ritorno in Eccellenza. Il caso Sangiovannese – Grosseto, che ha ridisegnato le zone basse della classifica, continua a mostrare i suoi strascichi. Il Città di Castello presenta richiesta scritta per sincerarsi della regolarità dell’altezza delle porte e quindi ecco che il Commissario di campo viene richiamato sul terreno di gioco per accertamenti. Il capitano Tomassini diventa l’addetto alle misure, con tanto di fettuccia e banchetto. Il tutto sotto gli occhi sia della terna arbitrale che del commissario stesso. Entrambe le porte risultano perfettamente regolari, pertanto la gara, anche se con un quarto d’ora di ritardo, può cominciare.

Neanche un giro di orologio e subito Mignani viene servito in area, il suo diagonale finisce a lato del secondo palo. Poi però i passaggi dei padroni di casa si fanno meno precisi e i tifernati prendono più coraggio. Nei primi venti minuti la gara vive di poche emozioni, non si vedono arrivare palle pericolose dalle parti dei portieri, si sente il peso dei punti in palio e forse anche il primo caldo stagionale. Si arriva così alla mezz’ora quando protesta un po’ Rosini per un intervento in area, dopo uno scambio stretto con Mignani, l’arbitro è vicinissimo all’azione e fa segno di proseguire, la palla arriva ad Omohonria, ma la sua conclusione si spenge sull’esterno della rete. La ritrovata supremazia dell’Orvietana viene premiata al 38’ quando arriva un pallone preciso da Frabotta verso il centro dell’area, Rosini stoppa il pallone col sinistro e conclude con un destro potente e imprendibile per Nannelli: un gran gol che infiamma un Muzi gremito con oltre 500 presenze.
La ripresa inizia con l’ingresso in campo di Pupo Posada per Grassi nel Castello, ma la partita ormai è in mano dell’Orvietana, al 9’ gran progressione di Caravaggi che trova spazio e alla fine riesce a concludere, palla di poco a lato. È il preludio del gol che arriva al quarto d’ora sugli sviluppi di una punizione conquistata da Omohonria sul lato corto dell’area. Tomassini la batte sul secondo palo dove Ricci di testa insacca il raddoppio. Lo stesso Ricci si ripete dieci minuti dopo quando raccoglie una respinta corta della difesa e trova l’angolino alla sinistra di Nannelli che vale il 3-0. La gara ormai ha più poco da dire, a parte la traversa colpita nel finale da Carletti, finiscono in cronaca solo le standing ovation che Fiorucci concede a Proietto, Tomassini, Ricci e Caravaggi, ma soprattutto a Mattia Vicaroni per il rientro in campo dopo oltre un anno dall’infortunio. Finisce con Tomassini e compagni che goliardicamente tornano a misurare le porte a fine gara, tra l’entusiasmo e qualche sfottò del pubblico di casa.

L’Orvietana si ritrova ora 7 squadre sotto in classifica, anche se è solo 1 il punto di vantaggio sul sestultimo posto occupato oggi dalla coppia Grosseto e Ostia Mare, con entrambe le quali l’Orvietana è anche in vantaggio negli scontri diretti. Va infine ricordato che in Serie D il margine di punti minimo perché non si disputino i playout è di 8 punti tra sestultima e terzultima.

Domenica prossima penultima giornata di campionato: si va a Livorno a sfidare gli amaranto che con la sconfitta di Poggibonsi, vedono ora assottigliarsi a un solo punto di vantaggio la distanza dalla Flaminia pronta a togliergli l’ultimo posto utile per i playoff.

Fonte e foto: Orvietana Calcio

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